
FOLLONICA – “La scelta del Pci di correre anche a Follonica rispetta in pieno la linea che il partito si è dato a livello nazionale. Abbiamo quindi stretto alleanze, laddove possibile, con forze chiaramente alternative al centro destra e al Pd – centro sinistra. Scelte identitarie ed ideologiche che non si nascondono dietro a partiti mascherati come liste civiche ma che riaffermano quei valori che hanno radici nella storia del Pci” sono queste le parole con le quali il segretario della Federazione del Pci Luciano Fedeli ha introdotto la conferenza stampa di presentazione del candidato Dario Bibbiani.
“Oggi qualcuno afferma che questi schemi sono superati. Noi comunisti diciamo di no, anzi forse oggi la necessità di avere una chiara forza alternativa è indispensabile per uscire da una crisi che ha distrutto la politica e affidato il Paese a sole logiche economiche calpestando diritti e conquiste”. queste le dichiarazioni del candidato sindaco Dario Bibbiani.
“I numerosi temi toccati durante la conferenza stampa – chiarisce il comitato elettorale del Pci – che vanno dall’ambiente con l’annosa questione dell’inceneritore e dell’area limitrofa all’elisoccorso che rischia di essere stravolta da area verde, dove sono stati impiantati alberi per i nuovi nati e diventare parcheggio, alla necessità di un rilancio economico della città che sta subendo un esodo di giovani verso altre destinazioni. A chiusura, ricordando una delle priorità, è stato fatto riferimento al distretto socio – sanitario la cui opera è diventata la sede di intramoenia che, secondo il Pci, è la faccia mascherata della privatizzazione dei servizi avviata dalla Regione Toscana con il silenzio – assenso dei sindaci, compreso quello di Follonica”.
“Al distretto si ha precedenza se si paga – sostiene il Pci – altrimenti se si vuole usufruire del servizio pubblico si devono rispettare i tempi lunghissimi del CUP e la destinazione che spesso prevede l’erogazione delle prestazioni in sedi lontane. Un caso tra tutti, una conosciuta cittadina residente a Follonica con origini a Massa Marittima, sta attraversando un’odissea per avere una semplice certificazione. La cittadina ha telefonata per una settimana intera all’ufficio preposto che risultava chiuso. Ieri, quando l’ufficio ha “risposto” è rimasta in attesa per 1 ora e 5 minuti per poi sentirsi interrompere la comunicazione. Il tutto è stato postato su facebook chiedendo lumi agli amministratori. Proprio il presidente dell’ambito ha prontamente risposto fornendo il numero al quale rivolgersi. Le autocelebrazioni che diffondono notizie che tutto va bene ed è perfetto sono solo frutto di fantasie”.
“La realtà – conclude il comitato elettorale – è quella che ha raccontato la signora con un servizio universale che viene venduta ai privati e questa sarà sempre più una realtà alla quale potranno fare accesso solo chi può permetterselo. Questa è la realtà ed è per questo che il Pci vuole essere presente ed il fatto che a Follonica, come a Massa e Roccastrada con rifondazione, il simbolo torni sulla scheda è già una vittoria o perlomeno una garanzia per i cittadini che non saranno solo rassicurati ma potranno contare su una forza che li sosterrà e lotterà per quei diritti che il centrodestra e il centrosinistra in questi anni hanno affossato”.
Gli altri candidati: Maurizio Lombardini, 56 anni, veterinario; Sonia Longhi, 58 anni, dipendente pubblico; Leonardo Franchini, 47 anni, imprenditore; Mauro Lorenzini, 65 anni, pensionato; Marianna Pignatelli, 71 anni, pensionata; Stefano Tonini, 55 anni, commerciante; Gian Piero Moretti, 46 anni, libero professionista; Roberta Bozzi, 53 anni, insegnante; Mario Ciacci, 74 anni, pensionato; Elisa Bartucci, 45 anni, casalinga; Daniele Gasperi, 55 anni, dipendente; Gabriele Porri, 61 anni, artigiano; Stefania Laurenti,38 anni, dipendente.