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Appalti, via libera alla legge regionale. Marras: «A fianco delle piccole e medie imprese»

Piano Operativo - Strutturale - Consiglio aperto 3 novembre 2018 Leonardo Marras

GROSSETO – Un testo unificato delle due proposte di legge, quella del gruppo PD e quella della giunta regionale. Ha come obiettivo quello di disciplinare le procedure di affidamento dei lavori e le disposizioni per la qualità del lavoro e la valorizzazione della buona impresa. La proposta di legge del gruppo del Partito Democratico, a firma del capogruppo Leonardo Marras, è stata presentata a dicembre 2018; a gennaio 2019 la giunta regionale ha sottoscritto un protocollo d’intesa con sindacati, istituzioni e associazioni di categoria individuando indirizzi che sono stati poi inseriti nella Pdl di giunta di marzo 2019.

“Un contributo sugli appalti da parte della Regione Toscana era necessario, perché gli appalti di lavori e servizi pubblici possono contribuire al rilancio della nostra economia tutta, oltreché del sistema dell’edilizia duramente colpito dalla crisi – commenta Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana –. Questo testo porta con sé la forte volontà di tutelare il lavoro di qualità e la sicurezza del lavoro, il tentativo di tutelare e valorizzare il tessuto produttivo locale; è il risultato di una richiesta che nasce proprio dalle imprese del nostro territorio che ci hanno aiutato a scrivere una nuova norma innovativa che tenta di tutelare le imprese locali e i diritti dei lavoratori. La prima grande criticità che vogliamo superare è quella del sistema del sorteggio che ha di fatto frenato le possibilità delle piccole imprese di partecipare alle gare trasformando il sistema in vera e propria lotteria. E lo abbiamo fatto prevedendo l’adozione degli elenchi degli operatori economici da costituire e gestire attraverso uno schema di regolamento che tutti possono utilizzare e disciplinando le indagini di mercato che dovranno essere svolte sul sistema Start, con possibilità di ricorrere al sorteggio ma, proprio per favorire le Pmi locali, indicando la possibilità di prevedere che fino al 50% delle imprese abbiano sede in Toscana. Con questa norma abbiamo cercato lungamente e trovato un equilibrio non scontato, è un lavoro buono e io ne sono soddisfatto, un risultato importante che porta la Toscana avanti alle altre regioni”.

Approvato anche un Ordine del giorno collegato, presentato dal gruppo del Pd e sottoscritto anche dalla capogruppo di Mdp Serena Spinelli “Nato – spiega ancora Marras – dalla volontà di legare il testo ai principi dell’economia circolare impegnando la giunta regionale ad elaborare, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, una specifica proposta normativa per rendere più cogenti gli elementi si sostenibilità ambientale da considerare nella valutazione delle offerte e ad arrivare quanto prima ad un aggiornamento della normativa sull’equo compenso dei servizi professionali”.

Le disposizioni saranno applicate alla Regione, agli Enti locali, alle Asl, alle aziende pubbliche per i servizi alla persona. Per gli appalti di importo superiore a 2milioni di euro, si introduce il documento unico di regolarità contributiva e congruità dell’incidenza della manodopera (Durc); a tutela della stabilità occupazionale, si inserisce una clausola nel contratto di appalto che obbliga l’appaltatore a fornire informazioni dettagliate sul proprio personale dipendente. Sono introdotte misure di agevolazione per la partecipazione delle micro e piccole imprese ed effetti in termini di crescita e sviluppo occupazionale; negli appalti che comportano l’impiego diretto di lavoratori, misure per l’inserimento di lavoratori con disabilità, lavoratori con oltre ventiquattro mesi di anzianità di disoccupazione o in cassa integrazione. Riguardo alle procedure di affidamento di lavori, si disciplinano le modalità di svolgimento indagini di mercato e di costituzione e gestione di elenchi degli operatori economici da consultare nelle procedure negoziate, approvate dall’Autorità nazionale anticorruzione.

Si cerca di incoraggiare la suddivisione in lotti degli appalti di forniture e servizi di importo superiore alla soglia comunitaria, al fine di favorire la partecipazione di micro, piccole e medie imprese. Nei casi in cui la stazione appaltante decida di restringere il numero delle imprese che partecipano alle gare attraverso un sorteggio, sarà possibile riservare la partecipazione a micro, piccole e medie imprese con sede legale e operativa in Toscana per una quota che potrà arrivare fino al 50 per cento.

L’Osservatorio regionale sugli appalti provvederà all’elaborazione dei dati e all’effettuazione di analisi statistiche per fornire uno strumento conoscitivo di supporto per la gestione delle procedure di programmazione, affidamento ed esecuzione e per gli adempimenti in materia di anticorruzione e trasparenza. Il presidente della Regione nomina il Comitato di indirizzo che resterà in carica per cinque anni. Si rivedono i compiti del tutor di cantiere, figura prevista per i contratti di importo superiore ai 5milioni di euro.

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