GROSSETO – Dal primo di marzo l’alta sartoria tornerà a essere prodotta in Maremma: è ai nastri di partenza, infatti, la produzione della Vega Srl, l’azienda che raccoglie l’eredità di una produzione storica del capoluogo e che, entro fine anno, dovrebbe già lanciarsi alla conquista del mercato estero.
L’annuncio è stato dato questa mattina in Confindustria da Antonio Capone, direttore di Confindustria Toscana Sud, da Giovanni Caso, presidente del consiglio di amministrazione della Vega e da Luciano Bianchi ed Enrico Straito, rispettivamente amministratore delegato e direttore della Vega. Il marchio scelto per il prodotto della nuova azienda è “Toscano, alta sartoria italiana”, che, per la sola produzione, ha comportato un investimento iniziale di 2 milioni di euro. La sede di Vega sarà in via Genova, nei capannoni che furono della Eurovinil, al momento ancora in ristrutturazione e che saranno pronti, secondo i vertici dell’azienda, entro ottobre. La nuova sede, quattromila metri quadrati di capannoni e mille di uffici, ospiterà non solo la produzione, ma anche uno show room e un museo che ripercorrerà la storia della manifattura sartoriale del capoluogo maremmano.
La produzione ricalca le caratteristiche che furono già della Mambro: completi da uomo che puntano a conquistare un mercato di fascia alta e interamente made in Italy, dai tessuti alla produzione, che avverrà nella sede di Grosseto. Le prime 15 dipendenti, scelte tra le mestranze della Mabro, inizieranno la produzione della prima collezione il primo marzo in una sede provvisoria in via Senegal, in attesa dell’ultimazione dei locali in via Genova. La collezione 0 sarà destinata allo show room aziendale, una sorta di grande prova generale della qualità che punta all’eccellenza per lanciare il prodotto non solo nel Paese ma anche nel mercato estero.
«Una nuova realtà che certamente deve essere sostenuta – spiega il direttore di Confindustria Capone – è un’occasione speciale quando sul nostro territorio prendono vita aziende manifatturiere. La storia imprenditoriale del territorio ci insegna che, purché non numerose, le produzioni di Maremma sono di grande valore».
«Questo è un progetto che nasce sul territorio per il territorio – chiarisce il presidente del Cda, Giovanni Caso – i tessuti saranno acquistati in Italia e la produzione sarà eseguita interamente a Grosseto. L’azienda non nasce con debiti sulle spalle, ma l’investimento arriva da un socio finanziatore, Marco Berti, che ha creduto nel progetto, scegliendo di puntare sull’esperienza nel settore dell’abbigliamento che io stesso avevo fatto in Mabro».
«Quello della Vega Srl, marchio Toscano – illustra l’Ad Bianchi – sarà un prodotto che andrà a inserirsi su un mercato dell’abbigliamento maschile che secondo il Sole 24 Ore è in espansione, perciò abbiamo buone prospettive e confidiamo in un buon riscontro».
«L’azienda si è dotata di macchine all’avanguardia – sottolinea il direttore Straito – che garantiranno alta qualità e tempi rapidi di consegna. Abbiamo in programma, quando la produzione entrerà a regime, di offrire il servizio “su misura”: i negozianti inseriranno le misure con cui la macchina poi predisporrà disegno e taglio. Le nostre maestranze, in questi mesi, sono state formate, una squadra di 15 persone che inizia l’attività, ma che entro ottobre crescerà fino alle 50 unità».
Quando la produzione del marchio Toscano entrerà a pieno regime, quindi, l’organico dell’azienda aumenterà ed è prevista, inoltre, la creazione di una sala adibita alla formazione del personale che l’azienda potrebbe assumere nelle fasi successive al lancio del prodotto sul mercato estero.