ROSELLE – Non c’è famiglia, nel comune di Grosseto, che non abbia festeggiato almeno una ricorrenza nel ristorante La Parolaccia: matrimoni, battesimi, fidanzamenti, comunioni, pensioni. In 100 anni il noto ristorante che si trova all’entrata di Roselle ha assistito alla felicità di tanti e tanti maremmani.
100 anni: una vita. Anzi più vite messe insieme: quella di Ippolito e di Alba, di Primo, di Giulio, di Susanna. Sono solo alcuni di coloro che, in questi anni, si sono avvicendati tra i tavoli e nelle cucine di questa storica trattoria. Tra le più longeve della nostra provincia.
100 anni, quelli che proprio oggi La Parolaccia compie. Era infatti il 3 dicembre del 1918 quando Ippolito Sandri ottenne la licenza per la rivendita di vino e liquori in località La Canonica. Fu però la moglie di Ippolito, Franca Corsini, assieme alle tre figlie Palmira, Viola e Maria detta Alba a dare una vera svolta al locale.
Uno dei cambiamenti fondamentali avvenne nel 1956, quando Alba sposò Primo Stefanucci (nella foto d’epoca. Il ristorante è conosciuto anche come “da Primo”) che assunse la gestione della trattoria. Primo era un uomo molto simpatico e gioviale, uno che con i clienti ci sapeva fare e la trattoria iniziò a riscuotere un grande successo. Dopo la morte di Primo fu Alba (nella foto sopra la festa per i suoi 90 anni) a sobbarcarsi il peso del locale: era una giovane infermiera, ma lasciò il proprio lavoro per portare avanti l’attività di famiglia che adesso è gestita da David, Susanna e Giulio. Oggi, a 100 anni dall’apertura, La Parolaccia compie gli anni, e lo fa con una grande riunione di famiglia.