Politica

Sinistra Italiana: «Le Cascate del Mulino di Saturnia sono un bene pubblico della collettività»

Cascate del mulino Saturnia

SATURNIA – «Sinistra Italiana in questi anni si è sempre battuta a difesa dei beni e delle risorse pubbliche: dal referendum sull’acqua al più recente caso delle autostrade. Su questi temi abbiamo da sempre una posizione ed un’impostazione politica chiara ed inamovibile. I beni della collettività, devono essere gestiti dal pubblico e devono essere accessibili a tutti i cittadini». Così si legge nella nota del coordinamento provinciale di Sinistra Italiana.

«Stiamo seguendo con molto interesse il dibattito politico che si sta animando nel Comune di Manciano, legato al tema della Cascate del Mulino, una delle attrattive turistiche più importanti della Maremma Toscana, che ogni anni attira migliaia di turisti, alimentando in modo importante l’indotto turistico della zona. Precisiamo che non siamo rappresentati in Consiglio di Manciano, ne dalla maggioranza ne dalla minoranza. Con entrambe le parti siamo disponibili ad un sereno e serio confronto, nel caso in cui le posizioni convergessero siamo disposti su questo tema ad intraprendere un percorso collaborattivo apportando il nostro contributo».

«Le cascate sono molto probabilmente le terme libere più popolari ed apprezzate in Italia e sono da sempre fruite in modo libero dai molti visitatori. Nel corso degli ultimi anni è molto aumentato il flusso e sicuramente è necessaria una regolamentazione che ne permetta una gestione sostenibile e controllata. Le regole deve scriverle e deve farle rispettare l’ente pubblico. Ci sembra non solo una scelta di buonsenso, ma assolutamente logica e condivisibile, quella che sia il Comune a regolamentare l’area ed a portare avanti una forma di gestione pubblica del sito».

«D’altronde, beni estrema bellezza ed importanza per l’economia del territorio è giusto che siano gestiti interamente dall’ente pubblico. Negli anni precedenti anche Sinistra Italiana ha dato il proprio contributo alla stesura del piano operativo, poi approvato dall’attuale amministrazione. L’amministrazione Galli aveva predisposto appositi strumenti urbanistici per poter realizzare, attraverso la pianificazione, parcheggi attrezzati, cosi come la stipula del contratto con Terme di Saturnia del comodato d’uso riguardante l’area delle Cascatelle, prossimo alla scadenza. Con un enorme ed evidente ritardo che non possiamo di certo nascondere, l’amministrazione Galli aveva preparato il terreno per una possibile e futura gestione pubblica di quel sito. Questa linea politica riguardo le Cascate del Mulino la condividevamo e la condividiamo ancora oggi».

«Questi strumenti non sono stati ancora attivati dall’attuale amministrazione quindi ci chiediamo il perchè. Siamo rimasti quindi stupiti dal voto contrario alla gestione pubblica del sito, operato dall’amministrazione comunale di Manciano poi giustificato sulla stampa come una “ripicca” nei confronti di un atteggiamento sbagliato dell’opposizione. A noi le “ripicche” tra l’attuale maggioranza e l’attuale minoranza, non ci interessano e non ci riguardano. L’attuale amministrazione non ha ancora espresso una posizione chiara nei riguardi di questa questione. Non esistono atti in merito. E questo enorme “vuoto” ci spaventa. Perché l’amministrazione Morini non si assume l’impegno, nei confronti di tutti i cittadini, magari in consiglio comunale, di attuare tutto ciò che è in suo potere, per garantire la gestione pubblica delle Cascate del Mulino? Noi ci auspichiamo che il Sindaco Morini nei prossimi mesi possa portare avanti un percorso trasparente e condiviso con le varie forze politiche e con i cittadini, che arrivi ad un risultato importante per la collettività: una progettualità condivisa, non imposta, già confezionata e calata dall’alto. La nostra linea politica è la seguente: le cascate del mulino regolamentate, dotate di servizi e gestite dall’ente pubblico in modo sostenibile ed accessibile. Se la linea tracciata dall’attuale amministrazione sarà questa, noi la sosterremo con forza, altresì ci opporremo con forza alla privatizzazione».

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