Dopo il voto

Rivoluzione Borghini: ecco la giunta, i cambiamenti in Comune e i progetti da bocciare

Borghini sindaco

MONTE ARGENTARIO – Franco Borghini, neo eletto sindaco, oggi prende possesso del proprio ufficio, inizia a mettere in fila le cose da fare e mette a fuoco la composizione della giunta, annunciando che ci saranno almeno due donne e gli assessori esterni potrebbero essere più di due.

Sono molte le cose da fare per il nuovo primo cittadino che, per prima cosa, metterà mano alla macchina comunale «Ognuno ha il proprio programma da realizzare – spiega Borghini – ed è come una meta da raggiungere: per fare un buon viaggio ci vuole una macchina che funzioni, per questo, prima di tutto devo verificare cosa si può migliorare qui in Comune, sto già chiedendo agli uffici appunti e suggerimenti per un efficientamento del lavoro».

Certamente Borghini ha già le idee ben chiare su alcuni punti «Mi avvarrò della mia prerogativa di sindaco – chiarisce – nominando un nuovo segretario comunale e ci sarà un nuovo dirigente dell’ufficio urbanistica. L’assessore esterno, di cui ormai da tempo circola il nome, l’avvocato Giuseppe Angella, avrà la delega agli affari generali, per me terrò la delega ai lavori pubblici, al demanio e al personale».

La giunta sarà presentata al primo consiglio comunale e, adesso, il sindaco sta valutando quanti assessori esterni nominare «Saranno almeno due – sottolinea – ne sto valutando un terzo. Sicuramente, per quanto riguarda la composizione di genere, terrò conto delle quote di legge, che prevedono un rapporto del 40% tra uomini e donne, quindi ci saranno almeno due uomini o almeno due donne». Sul vicesindaco, il primo cittadino non si sbilancia «Sarà scelto tra uno degli eletti come prevede la legge – dice – di più non posso dire».

Borghini è inoltre determinato in una scelta che certamente farà discutere: il neo sindaco annuncia che rimetterà in discussione l’accordo firmato da Cerulli sull’acquisizione dell’Areonautica «Farò semplicemente quanto annunciato in campagna elettorale – puntualizza – l’accordo firmato sarà rimesso in discussione perché è vincolato a una variazione del piano strutturale che consenta all’Areonautica di costruire degli alloggi che, al momento, non sono previsti. Inoltre la legge prevede che, prima di acquisire un terreno, debbano essere fatte le dovute bonifiche, operazione che la precedente amministrazione aveva deciso di accollarsi. In Italia, invece, c’è la possibilità di spossessarsi di un bene e cederlo allo Stato ma l’avvocatura di Stato stessa, visto che la procedura era molto in voga tra proprietari di terreni contaminati, ha sancito che, per accettare i beni oggetto di spossessamento, tali beni debbano essere prima bonificati. Per il principio di reciprocità, se lo Stato cede un bene, può farlo soltanto dopo le bonifiche. Quando le operazioni saranno ultimate da chi di dovere, allora si tornerà a parlare di cosa fare all’Aeronautica».

Anche su altri progetti il nuovo sindaco non è linea rispetto ai progetti avviati da Cerulli, mentre su altri si mostra possibilista «All’ex asilo di Porto Ercole – afferma, proprio partendo da un caso che è stato anche alla ribalta delle cronache nazionali – sono contrario alla creazione del museo multimediale, valuterò, quindi, senza correre il rischio di danno erariale per il Comune, di bloccare il progetto e creare all’asiletto un centro culturale analogo a quello di Porto Santo Stefano e un centro diurno per anziani».

Per quanto riguarda Porto Ercole, il nuovo sindaco garantisce che le ex scuole elementari rimarranno un edificio pubblico e non saranno perciò cedute per la creazione di un albergo, mentre sulla Ex Cirio si dice favorevole alla riqualificazione, purché la proprietà rinunci a riqualificare anche il molo del porto «Va bene la riqualificazione della proprietà – conclude il sindaco – ma della parte pubblica ci occuperemo noi, gli interventi a mare riguardanti il porto sono di competenza comunale. Siamo favorevoli agli interventi nel privato del privato, che vadano a sanare situazioni di degrado, come per esempio, anche per gli “ebrei” dove pare sia prevista la costruzione di appartamenti, ma devo verificare meglio».

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