
GROSSETO – “Si è appresa in questi giorni la notizia della partenza a Grosseto di un progetto pilota a livello regionale per la prevenzione odontoiatrica e l’igiene orale dei migranti richiedenti asilo”. Anche CasaPound interviene sul progetto che la Asl dedica ai migranti. “Tale progetto, per quanto lodevole possa sembrare, va ad intercettare una sanità sempre più carente, dove assistiamo a continui tagli, dove le strutture periferiche vengono via via dimesse con ulteriori costi anche di spostamenti per i cittadini, file interminabili per semplici esami o terapie che quindi rende sempre più necessario il ricorso alla sanità privata, dove per esami importanti quali TAC od ecografie che possono realmente salvare vite ci sono attese di mesi e non ultimo il personale medico e infermieristico costretto a fare turni esagerati e straordinari per garantire un servizio decente”.
“Non di meno conto è la situazione del Pronto soccorso, dove chi vi si reca, è costretto a file interminabili e nel caso avesse bisogno di un ricovero si vede “parcheggiato” in locali provvisori per tempo indefinito, problemi che hanno visto l’interessamento del sindaco stesso, che però sembra non abbia riscontrato problemi rilevanti. In tutto questo decadimento e continue giustificazioni per mancanza di denaro si vedono stanziati dalla Regione Toscana 2 milioni di euro per la cura e la prevenzione odontoiatrica e dell’igiene orale in special modo dei migranti, come lasciano intendere le parole di Stefania Magi, referente per la “Salute dei Migranti dell’azienda Toscana Sud-Est””.
“E’ scandalosa la volontà di clamore mediatico e di applauso al buonismo che si vuole ottenere con questa proposta per la comunità dei richiedenti asilo. Gli Italiani vanno a curarsi i denti in Croazia e Albania a fronte del costo che questa attività richiede qui in Italia, e la regione stanzia fondi per curare la bocca a dei “giovani prevalentemente in salute” come riportato dal comunicato Stampa” commenta il consigliere comunale di CasaPound Gino Tornusciolo, che conclude: “Creare un progetto sociale apposito per soggetti fragili e riuscire a farlo passare come un progetto rivolto essenzialmente ai Clandestini, quando a Grosseto come in tutta Italia ci sono persone, anziani, bambini, indigenti, che la cura orale non se la possono permettere nemmeno da lontano, è un qualcosa di meschino, indecoroso, indecente, è un affronto.”