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Lite col controllore sull’autobus: anziano si sente male. La figlia «Non finisce qui»

carabinieri autobus

FOLLONICA – Si è sentito male sull’autobus, mentre viaggiava in città a Follonica. Un uomo di 81 anni ieri è stato soccorso dal 118. Il racconto della vicenda, fatto dalla figlia su Facebook, ha scaldato gli animi sui gruppi follonichesi.

«Mio padre, di 81 anni, cardiopatico, diabetico è cieco da un occhio si trovava su un autobus a Follonica – afferma la donna -. Ieri, alle 13 rientrava a casa e a due fermate dalla sua sono entrati due controllori. Sul pullman c’era solo mio padre, gli hanno chiesto il biglietto e lui ha dato loro l’abbonamento chiedendo se gentilmente potevano dirgli quando scadeva perché si ricordava a febbraio ma non quando, visto che l’abbonamento è annuale. A quel punto il controllore gli ha detto che era scaduto il primo di febbraio e quindi doveva scendere».

L’uomo, sempre secondo il racconto della figlia, avrebbe chiesto perché doveva scendere aggiungendo che avevano ”operato mia moglie è in questi giorni sono stato un po’ agitato”. «Niente da fare, il controllore ha continuato, ne è nata una discussione e mio padre si è sentito male, è svenuto. È successo il finimondo, 118, vigili, carabinieri e un verbale da 40€ , il costo dell’abbonamento è di 37,50. Questa è l’Italia, una cosa è certa: la cosa non finisce qui».

E a stretto giro arriva anche la nota della Tiemme che racconta la propria versione dei fatti: «Ieri, venerdì 16 febbraio, due controllori Tiemme stavano svolgendo operazioni di verifica a Follonica sulla linea urbana f2. Alla palina “De Gasperi” hanno effettuato controlli su quattro passeggeri presenti a bordo, uno dei quali – un signore anziano – è risultato essere in possesso di un abbonamento annuale urbano scaduto».

«Alla contestazione del fatto e al relativo verbale, l’utente ha alzato i toni, innervosendosi e prendendosela con il personale Tiemme. Nonostante i tentativi di calmarlo, in seguito all’agitazione l’utente si è sentito male. A quel punto i verificatori hanno chiamato il 118 e fermato una pattuglia dei Carabinieri in transito nella zona. Il personale sanitario, dopo aver monitorato le condizioni di salute dell’uomo, dopo circa 30 minuti lo ha dichiarato in grado di tornare a casa. L’uomo, una volta ripresosi, ha chiesto scusa ed è tornato a casa con i propri familiari».

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