Alberese

Dai parcheggi scambiatori agli autobus, dagli eventi a san Rabano alla differenziata: le proposte per il parco della Maremma

ALBERESE – L’associazione culturale sportiva Ombrone ha presentato alcune proposte per lo sviluppo del parco della Maremma. Le proposte sono state inviate alla presidente e ai sindaci dei comuni di Grosseto, Orbetello e Magliano in Toscana. L’associazione, attraverso il suo presidente, Adolfo Ghribelli, chiede «Un servizio bus per accedere a Marina di Alberese prolungato nel tempo con la stessa intensità sia da Alberese che da Rispescia, cosa che ora non accade. Ad oggi molti residenti di Rispescia, VIII Zona, Vallemaggiore, Pascolo Cespugliato, si vedono costretti ad andare ad Alberese».

Parco della Maremma romitorio

«La creazione dei parcheggi scambiatori ad Alberese ed a Rispescia. La sopra menzionata realizzazione, in quest’ultima frazione, non è mai stata presa in considerazione da parte degli Enti preposti. L’Associazione fa presente che l’ex presidente del Parco Regionale della Maremma, Sig. Giampiero Sammuri, ed il Presidente della scrivente Associazione, Adolfo Ghiribelli, presentarono le osservazioni al regolamento Urbanistico in data 23 giugno 2011, dove veniva richiesta la realizzazione nella frazione sopra citata di un’area sosta camper, più parcheggio scambiatore per auto e bus. A seguito di quanto sopra è stata effettuata una petizione per raccolta firme atta a sollecitare la realizzazione delle strutture sopra citate ed un campo sportivo come da progetto».

«Piste ciclabili: impegno per la realizzazione della pista ciclabile di Rispescia, come da progetto di fattibilità già realizzato, il cui tracciato, passando sugli argini del fosso di Rispescia e del fiume Ombrone, va ad intersecarsi con la vecchia Aurelia, dove è già in fase di realizzazione il ponte sul fiume, per poi collegarsi con la ciclabile esistente Alberese Marina di Alberese. Individuare altresì un tracciato per la pista ciclabile che dovrebbe collegare la zona collinare limitrofa con Rispescia. Marchio Collettivo di Qualità del Parco della Maremma e CETS (Carta Europea del Turismo): questi marchi sono insufficienti se non accompagnati da una realtà che li qualifichi maggiormente. Va incentivata l’agricoltura biologica, in special modo quella biodinamica (è su questo tipo di agricoltura la nuova scommessa, tecnica che veramente può contribuire alla riduzione dell’inquinamento».

«Creare un invaso come riserva d’acqua per irrigazione delle colture – prosegue Ghribelli -. Fare la differenziata su tutto il territorio del Parco e della zona contigua. Reimpiantare la pineta nelle zone seccate dall’acqua marina (pineta Granducale). Inutile introdurre alcune specie di animali se non esiste un habitat adeguato. Parcheggio di Marina di Alberese: appare opportuno aumentarne la capienza; se nell’attuale ubicazione non è possibile detto incremento , si potrebbe pensare ad una realizzazione adiacente al centro integrato servizi di Marina di Alberese, zona completamente priva di alberi ad alto fusto (richiesta già fatta da questa Associazione in data 3 marzo 2017 all’assemblea pubblica nella sala cinema Alberese con la presenza del Presidente del Parco Regionale della Maremma, il vice sindaco del comune di Grosseto e l’Assessore ai lavori pubblici). Ingresso gratuito per i residenti di Alberese e di Rispescia per tutti gli itinerari comprese le piste ciclabili. Possibilità di realizzare eventi in località S. Rabano. Valorizzazione delle Guardie Parco. Integrare nell’organigramma ulteriori 4 guardie, attualmente sono sette più il comandante; questo in considerazione del fatto che l’età del personale in servizio è già abbastanza alta, ed a breve ci saranno dei pensionamenti».

«Da sottolineare la necessità di ripristinare l’attività antincendio da parte dell’Ente Parco, ( le guardie sono specializzate in questo settore), questo per garantire una maggiore sicurezza del Parco stesso, soprattutto nel periodo estivo. Si propone anche la dotazione di piccoli automezzi antincendio, come già lo era negli anni precedenti. Incrementare il controllo sul litorale Parco al fine di permettere una corretta fruizione della spiaggia da parte dei bagnanti, e impedire la presenza dei cani per motivi igienici. Realizzare un collegamento telefonico efficiente che dovrebbe coprire tutta la zona del pinottolaio, la pinastrellaia ed il centro integrato servizi. La richiesta è dovuta per motivi di sicurezza. Non possiamo accogliere i visitatori senza dare loro la possibilità, se necessaria, di chiedere soccorso. Questo vale anche per gli operai dell’Ente Terre Regionali Toscane e per le guardie parco, che spesso prestano il servizio singolarmente. Attualmente esiste un collegamento telefonico con la rete IVO (Internet Veloce Ovunque) per l’ambulatorio USL di primo soccorso a Marina di Alberese. Centro integrato servizi, agli ambulanti deve essere data la possibilità di realizzare strutture in legno o su rimorchi da stazionare sul luogo di lavoro, almeno per tutta la stagione estiva».

«Aumentare il numero dei tavoli con le rispettive panche, realizzare le docce a gettone riciclando l’acqua per i bagni. Marina di Alberese zona pic-nic. Ampliare la zona. Siti di interesse architettonico. Il Romitorio e il pozzo adiacente, attualmente coperto per motivi di sicurezza (pare che al suo interno siano presenti dei reperti archeologici) ed il casello di Pian di Barca sono fatiscenti, occorre ripristinare le strutture per usufruirne nei modi più idonei. Per ultimo ma non di minor importanza, Non può più esistere che sul territorio del Parco debbano convivere il Parco e l’Ente Terre Regionali Toscane .Visto che l’ ex azienda agricola Alberese, ha dato in affitto le serre, la parte produttiva dell’oliveto (solo una piccola parte è rimasta all’Ente), il frantoio, la vigna, la cantina, il negozio in Alberese per la vendita dei prodotti locali . All’Ente è rimasto solamente l’allevamento allo stato brado e gli agriturismi (l’allevamento della vacca frisona è stata alienata), la parte non produttiva dell’oliveto e i campi per la semina. Il personale attualmente in servizio presso l’ Ente Terre Regionali Toscane a nostro avviso dovrebbe essere assorbito dall’Ente Parco Regionale della Maremma». Conclude l’associazione.

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