Grosseto

A Grosseto parte il primo progetto di yoga per diversamente abili

Il progetto, che gode del patrocinio del Comune di Grosseto, coinvolge anche i genitori dei ragazzi e adulti portatori di handicap e gli operatori del territorio che lavorano con la disabilità

Museo Storia Naturale

GROSSETO, 05 OTT. 2017 – A Grosseto parte il primo progetto di yoga per diversamente abili: si chiama “Yoga con Amore” ed è promosso dal Centro Studi Bhaktivedanta (CSB), l’associazione no profit di promozione sociale fondata nel 1995 da Marco Ferrini con lo scopo di diffondere la conoscenza e la pratica dello yoga e delle scienze ad essa applicate.

“Yoga con Amore”, a cui ha già aderito la Fondazione Il Sole onlus e che gode del patrocinio del Comune di Grosseto, sarà presentato al mondo del volontariato e alle istituzioni pubbliche, sanitarie e sociali, del territorio con un evento aperto alla cittadinanza che si terrà venerdì 6 ottobre, alle 20.30, presso il Museo di Storia Naturale della Maremma (strada Corsini 5) a Grosseto. Interverranno l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Grosseto Mirella Milli, Fabio Pitti, responsabile del Dipartimento di Yoga e Scienze Applicate del Centro Studi Bhaktivedanta, e Roberto Marcucci, direttore della Fondazione Il Sole onlus.

«Questa iniziativa rientra a pieno nella visione che abbiamo delle politiche sociali – afferma l’assessore al Sociale del Comune di Grosseto Mirella Milli: il nostro impegno sta andando in una direzione ben precisa, cioè quella di creare servizi e opportunità. Opportunità per l’intera città, per i giovani, per i ragazzi diversamente abili, per le loro famiglie. È una sfida. Ben vengano quindi queste preziose collaborazioni con le associazioni, che danno un grande contributo: grazie agli organizzatori».

«Lo yoga è una forma di relazione, con sé stessi e con gli altri, che fa crescere e valorizza le persone, normodotate o diversamente abili che siano – spiega Fabio Pitti -. Le esperienze che abbiamo maturato nella scuola pubblica a Rimini e a Ponsacco con i ragazzi affetti da disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), ci hanno spinto a raccogliere questa nuova sfida nel mondo della disabilità con il coinvolgimento di partner come la Fondazione Il Sole e l’apertura a tutte le altre realtà che nel territorio si occupano di handicap. Il nostro obiettivo è, attraverso una disciplina come lo yoga, nella sua declinazione di “yoga dell’amore”, condividere un percorso di crescita con ragazzi e ragazze, uomini e donne, che la vita ha segnato nel corpo, a volte nella mente, ma nella cui anima brilla un amore grande che aspetta solo di essere visto, accolto, valorizzato, condiviso».   

La Fondazione Il Sole ha partecipato con i suoi ospiti al primo corso sperimentale di yoga per diversamente abili proposto l’anno scorso e quest’anno ha confermato l’adesione al progetto.

«È stata un’esperienza sorprendente a cui l’anno scorso abbiamo aderito con convinzione ma anche con un po’ di titubanza perché è inusuale far praticare lo yoga alle persone diversamente abili – è la testimonianza di Roberto Marcucci, direttore della Onlus -. I risultati ci hanno sorpreso: i ragazzi aspettavano con  il giorno dello yoga e i genitori erano molto felici perché i figli tornavano a casa più contenti, più rilassati e più sereni. Ripetiamo l’esperienza perchè abbiamo riscontrato risultati importanti nelle persone diversamente abili.»

I corsi di “Yoga con Amore” si terranno due volte la settimana, il lunedì e il martedì dalle 16.30 alle 17.30, rispettivamente presso la sala comunale della circoscrizione Barbanella e presso l’agriturismo Poggio Falco (a San Pietro Batignano). A tenerli sarà l’insegnante Annelisa Lo Nardo.

«Nello yoga non c’è diversità, ed è il primo messaggio che tutti impariamo – racconta Lo Nardo -. Insegnare a ragazzi e adulti diversamente abili è un’esperienza meravigliosa: la disciplina dello yoga, che è uno stile di vita, già di per sé apre tante porte della mente e del cuore; con i disabili questo processo si amplifica. Un normodotato ha con lo yoga un approccio, inevitabilmente almeno agli inizi, più esteriore. I disabili, invece, hanno una naturalezza di approccio che va dritta al cuore».

Il progetto “Yoga con Amore” prevede il coinvolgimento anche degli operatori del territorio che lavorano con la disabilità e ai genitori dei ragazzi e degli adulti coinvolti nelle classi di yoga.

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