Accoglienza

Sprar, Gavorrano vota sì. Cambierà la gestione dei migranti con controllo diretto del Comune

Migranti volontari 2016 Gav

GAVORRANO – In seguito alla firma del protocollo per richiedere l’adesione allo Sprar, ieri in prefettura di Grosseto, a cui ha aderito anche il Comune di Gavorrano, durante consiglio comunale odierno è stato approvato all’unanimità un documento che riguarda proprio l’adesione a quest’ultimo. Di fatto, il giorno dopo l’avvenuta firma in Prefettura per avviare le procedure, la mozione presentata dalla maggioranza in programma per oggi, sarebbe potuta essere anche tolta dall’ordine del giorno, ma è stato deciso di mantenerla in considerazione della tematica forte e sentita.

Sul territorio gavorranese ad oggi vivono 116 migranti distribuiti in quattro strutture di accoglienza (Caldana, Gavorrano e due a Castellaccia), che sono gestite da privati e cooperative. Con l’adesione allo Sprar (il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), il Comune diventerebbe parte attiva e una specie di “garante” della gestione dell’accoglienza.

Non solo la gestione, ma anche i numeri cambierebbero. Il protocollo prevede, infatti, l’accoglienza di cinque persone ogni 1000 abitanti. Per Gavorrano potrebbe significare in futuro una presenza di 44 richiedenti asilo circa.

«Abbiamo quattro centri di accoglienza straordinari nel nostro comune – ha spiegato il sindaco Elisabetta Iacomelli – e fino ad oggi gli enti locali erano tagliati fuori dall’accoglienza perché i rapporti riguardavano solo prefettura, il privato e le associazioni. Non potevamo più andare avanti così. L’iter prevede ora che il ministero debba approvare, se ci sono i requisiti, il protocollo appena approvato e prevedere i finanziamenti, dopodiché la Società della salute provvederà a indire il bando per il territorio di competenza».

«Il nostro scopo – ha sottolineato anche il capogruppo di maggioranza William Capra – è quello di migliorare le condizioni sanitarie e umane nonché un miglioramento dell’integrazione, senza far collassare le nostre comunità».

Sulla questione è d’accordo anche la minoranza. «La gestione dei migranti – ha detto il capogruppo Antonio Melillo – non ci è mai piaciuta e deve cambiare. Dietro l’accoglienza spesso si nasconde del business e non è trasparente. Siamo molto favorevoli a quest’adesione».

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