L'approfondimento

Emergenza incendi, l’Unione dei Comuni Colline Metallifere impegnata nel 61% dei roghi: tutti i numeri

Incendio San Martino
- Foto d'Archivio

MASSA MARITTIMA – La lotta agli incendi boschivi è in pieno svolgimento ma la giunta esecutiva e il Consiglio dell’Unione di Comuni Colline Metallifere hanno voluto comunque intervenire per rivolgere un plauso ai dipendenti dell’ente che, con grande spirito di sacrificio, stanno affrontando, insieme alle altre istituzioni coinvolte nel servizio Aib, questa dura lotta contro i numerosi e gravi incendi di aree boscate che, in molti casi, minacciano anche zone abitate in questa calda estate.

“Siamo all’inizio di agosto e quindi in piena campagna estiva antincendio – scrive l’Unione de Comuni – ma è possibile fare già un primo bilancio dell’attività che il personale dell’Unione sta garantendo in una vastissima area nelle Province di Grosseto e Livorno. Questo lavoro interessa l’enorme territorio di competenza e non solo visto che molto spesso i tecnici e gli operatori dell’Unione vengono chiamati ad agire anche in aree di competenza di altri Enti.

Nel mese di giugno i dipendenti  dell’Unione  sono stati protagonisti nello spegnimento nel 61% degli incendi boschivi o che hanno interessato superfici arbustive o erbacee avvenuti in Provincia di Grosseto. Nel mese di luglio la situazione si è fatta ancora più drammatica ed è quindi aumentato anche l’impegno del nostro Ente. I dipendenti dell’Unione  sono stati protagonisti nello spegnimento nel 62% degli incendi boschivi avvenuti in Provincia di Grosseto e nel 35% di altri eventi legati al fuoco che teoricamente non sarebbero di competenza delle squadre forestali.  Interventi analoghi sono stati svolti negli incendi boschivi avvenuti in questi due mesi anche nel territorio provinciale di Livorno”.

“A causa della proliferazione degli incendi – scrive l’Unione dei Comuni – per il mese di agosto è stata disposta la messa in reperibilità di tutto il personale in forza all’Ente per garantire un intervento ancora più tempestivo e duraturo sul fronte del fuoco.

Il contributo che le strutture dell’Unione danno alla campagna Aib è notevole e si sostanzia in 25 unità operanti nelle sedi dell’Ente in Provincia di Grosseto e 21 nelle sedi del territorio provinciale di Livorno formate e abilitate allo spegnimento. Tredici dipendenti dell’Unione sono abilitati a condurre la direzione delle operazioni di spegnimento. L’Unione di Comuni garantisce il pattugliamento di un enorme territorio nelle province di Grosseto e Livorno compresa l’Isola d’Elba.

Il parco mezzi è formato da cinque autobotti e dieci  pickup allestiti con moduli antincendio dislocati sul territorio. Inoltre è determinante il contributo che  otto dipendenti dell’Unione danno per il funzionamento del Centro Operativo provinciale gestito a Grosseto dalla Regione Toscana e incaricato di coordinare le operazioni di accertamento e lotta agli incendi boschivi. L’insieme di queste attività comporta molte ore di intervento. Nei mesi di giugno e luglio sono già quasi 5mila le ore complessive di pattugliamento e 11mila le ore complessive di reperibilità delle squadre AIB oltre ai 59 turni di sala operativa garantiti presso il Centro operativo provinciale di Grosseto dal nostro personale”.

“Questa enorme mole di lavoro sugli incendi boschivi – ha dichiarato Marcello Giuntini in rappresentanza del Presidente Nicola Verruzzi e di tutto il Consiglio dell’Unione –  è possibile grazie a molti turni di reperibilità e al ricorso al lavoro straordinario, nonché alla sensibilità dei nostri dipendenti nel rendersi disponibili a richiesta anche quando non si è reperibili ma c’è la necessità di dare il cambio ai colleghi che sono già intervenuti sul fronte del fuoco. Per tutto questo – ha aggiunto Giuntini membro della Giunta Esecutiva dell’Unione delegato al settore della Forestazione oltre che Sindaco di Massa Marittima – riteniamo che sia doveroso ringraziare questo personale per l’impegno e la dedizione che mette ogni giorno in questo servizio così importante per la difesa del territorio, dell’ambiente  e di chi ci vive e ci opera”.

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