Massa marittima

Sindacati: «Le esternalizzazioni al Falusi costeranno 300 mila euro. Nessun risparmio»

sindacati funzione pubblica

MASSA MARITTIMA – «L’esternalizzazione di un modulo di assistenza presso la RSA di Massa Marittima non deriva da questioni di merito relative alla situazione di bilancio dell’Istituto, ma solo da una scelta politica e gestionale operata a monte». Lo affermano Cgil Cisl Uil e la Rsu dell’istituto.

«Diciamo questo perché dal bando per l’affidamento ci sembra di poter dire che tale operazione non farà certamente risparmiare sui costi – prosegue il sindacato -, anzi rischierà di mettere a rischio ancora di più l’Istituto in termini di tenuta del bilancio. Costerà infatti più di 300 mila euro all’anno, al netto di tutte le spese relative a beni di consumo, utenze ed altri servizi che restano a carico dell’Istituto».

«Durante il confronto con le rappresentanze dei lavoratori e durante l’incontro tenuto con i sindaci del territorio, due sono stati gli argomenti utilizzati per convincere le parti sociali sulla necessità di tale operazione – continuano i sindacati -: il primo argomento era la tenuta del bilancio l’altro ridurre il costo delle sostituzioni».

«Non ci hanno convinto e, dati alla mano, in sede di concertazione, Cgil Cisl Uil e la Rsu hanno continuato a manifestare dubbi sulla necessità di esternalizzare, ritenendo eccessivo e fuori luogo fondare una scelta così radicale di modifica del modello di gestione su di un dato ancora non stabilizzato. Sono state fatte anche proposte di mediazione e buon senso che non sono state ascoltate ed oggi comprendiamo il perché. Tutti gli argomenti di merito erano soltanto alibi per portare avanti un’operazione già decisa per altri motivi dalle istituzioni e dal consiglio di amministrazione dell’Istituto».

«Infatti il costo dell’operazione ammonta a circa il doppio del costo del personale a tempo determinato utilizzato dall’Istituto in questi anni, con ricadute disastrose sulla tenuta del bilancio. Quindi ci sembra di poter dire: nessun risparmio, e ancor peggio maggiore precarizzazione del lavoro e salari più bassi perché gli unici risparmi possibili potrebbero derivare dall’applicazione di un contratto di lavoro economicamente meno favorevole e dal fatto che le lavoratrici ed i lavoratori saranno retribuiti solo in base a quanti posti letto saranno effettivamente ricoperti. Quindi solo maggiore precarizzazione e povertà del lavoro che verrà e nessuna certezza per il futuro dei dipendenti dell’Istituto Falusi. Per questo le rappresentanze sindacali promuoveranno una forte mobilitazione del personale molto preoccupato per il proprio futuro». Concludono i sindacati. 

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