Grosseto

Ripani: «Parchi giochi per tutti, alla Regione non interessano»

Elisabetta Ripani

GROSSETO – “Giocare senza barriere e divisioni è un diritto fondamentale di tutti i bambini, diversamente abili e non, ed è compito delle istituzioni adoperarsi per mettere in atto tutte quelle misure necessarie a favorire l’inclusione sociale e lo sviluppo delle relazioni, con un occhio di riguardo per i più piccolini”.

A scriverlo Elisabetta Ripani, capogruppo Forza Italia del Comune di Grosseto.

“Nelle scorse settimane ho lanciato un appello rivolto alla Regione Toscana chiedendo espressamente l’elaborazione di un bando e la conseguente erogazione di risorse regionali, in sostegno dei comuni toscani, finalizzate alla realizzazione dei “parchi gioco inclusivi” – scrive Ripani – La richiesta ha incassato il plauso ed il supporto del coordinatore provinciale di Forza Italia Marrini e ha trovato seguito nell’interrogazione prontamente presentata in Regione dal nostro capogruppo Mugnai. Nella risposta scritta, inoltrata dall’assessore regionale Stefania Saccardi, si fa presente che, con riguardo alle risorse finalizzate, non sono previsti stanziamenti sul bilancio di previsione regionale dell’anno in corso e si attende il rifinanziamento del “Fondo Speciale Statale per l’eliminazione delle barriere architettoniche” con apposito decreto del presidente del Consiglio dei Ministri.

E’ bene ricordare che in merito al fondo citato dall’assessore Saccardi, istituito con L. 9/1/1989 n. 13 “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”, le Leggi Finanziarie statali non finanziano il capitolo di bilancio della  L. 13/1989 da innumerevoli anni. Esiste un diritto a vivere in un ambiente privo di barriere architettoniche, poiché esiste una legge statale, ma non si trovano i soldi per abbatterle. Ed aggiungo, spesso più per scelta politica che per necessità di bilancio. Per il Governo è preferibile ad esempio investire centinaia di milioni di euro per il Bonus Cultura, perché sicuramente la cultura cinematografica dei neo-maggiorenni ha più merito sociale rispetto alla soluzione dei disagi dei disabili”.

“Tornando ai parchi gioco – aggiunge Ripani – è bene ricordare altresì che altre regioni italiane si sono mosse nella direzione che noi andiamo chiedendo.

La giunta regionale della Campania ha deliberato nell’anno 2016 un finanziamento pari a euro 200mila euro di risorse regionali per la realizzazione di giostrine per minori disabili e nell’anno 2017, su proposta dell’assessore regionale alle politiche sociali, ha stanziato ulteriori 300mila euro.

La Regione Puglia ha approvato un “regolamento per l’adeguamento dei parchi gioco comunali  alle esigenze dei bambini con disabilità”, istituendo un Fondo con dotazione pari a euro 150mila euro, destinato al rimborso delle spese sostenute dai comuni che intendano favorire la piena integrazione dei bambini, mediante l’inserimento nei parchi gioco di attrezzature da tutti utilizzabili”.

“E la Regione Toscana? La Regione Toscana passa la palla al Governo e se ne lava le mani. Quando però si tratti di aprire il portafoglio per progetti destinati agli Istituti Storici sulla Resistenza, fortino inesauribile di voti per la sinistra nostrana, ecco che si trovano magicamente i fondi e si sborsano ben 433mila euro di risorse regionali. Il settore del sociale merita più attenzione, soprattutto quando a fare le spese di certe scelte politiche sono persone con disabilità, per di più bambini. Non staremo di certo a guardare con le mani in mano e continueremo a portare avanti questa battaglia di civiltà nelle sedi competenti attivando tutti i canali istituzionali a nostra disposizione”.

 

 

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