GROSSETO – Anche in Maremma sta per arrivare il Digital innovation hub, uno sportello dedicato alle imprese che vogliano raccogliere la sfida della trasformazione digitale per essere sempre più competitive sui mercati. La conferma è arrivata nel corso del workshop «Industria 4.0: innovazione, nuove opportunità, incentivi fiscali e prodotti finanziari dedicati» organizzato da Confartigianato Imprese Grosseto (nella foto: da sinistra Irene Andreucci, Giovanni Lamioni, Paolo Manfredi, Mauro Ciani).
«La rivoluzione digitale – dice Giovanni Lamioni, presidente di Confartigianato Imprese Grosseto – è un tema fondamentale, molto attuale. Oggi occorre conciliare il digitale con l’industria, la laboriosità con l’innovazione che corre a velocità impressionante. E’ una vera scommessa anche per il nostro Paese, fatto di un sistema diffuso di piccole e piccolissime imprese. E la sfida riguarda anche i nostri artigiani. Il governo è partito con le idee giuste: la cabina di regia è una scelta vincente. L’idea è quella di fare anche in Maremma uno sportello che consenta alle nostre aziende di essere vicine alle novità tecnologiche per adattare le innovazioni al lavoro quotidiano. Perché la maremma ha nella tradizione la sua unicità, ma le imprese devono necessariamente legarsi allo sviluppo. La nostra provincia, però, è ultima in Toscana per l’uso del digitale».
Ecco come rimediare. «Industria 4.0 – spiega Paolo Manfredi, responsabile nazionale strategie digitali per Confartigianato – è un programma del governo che rappresenta la versione italiana di una serie di programmi governativi che nascono nel 2011 in Germania. Una filosofia internazionale che parte da questa visione: una modalità organizzativa della produzione che fa leva sull’integrazione tra impianti e tecnologie digitali. In Occidente per recuperare competitività è necessario utilizzare le competenze digitali, in modo da produrre di più e meglio, in modo più evoluto, e aumentare la competitività sui mercati. Il sistema si basa sui dati che si producono lungo tutta la filiera e sulla loro interconnessione. L’obiettivo è gestire il processo produttivo, la catena distributiva e i servizi utilizzando al meglio le tecnologie. Questo riguarda l’industria ma pienamente anche l’artigianato. In Italia il Piano Calenda riguarda appunto lo sviluppo delle competenze, le infrastrutture e l’agevolazione degli investimenti. E i Digital innovation hub sono dei luoghi messi in rete per dare alle imprese strumenti per seguire la trasformazione digitale, con costi sostenibili per gli artigiani. Ci stiamo attrezzando per aiutare le imprese a cogliere questa sfida». Una sfida che in Maremma è già lanciata.
«Esistono agevolazioni fiscali come il super ammortamento e l’iper ammortamento – dice Irene Andreucci, responsabile settore fiscale di Confartigianato Imprese Grosseto – che sono molto importanti per lo sviluppo economico e l’innovazione tecnologica delle imprese. Possibilità da cogliere anche per gli investimenti delle piccole aziende. Il vantaggio sta nelle maggiorazioni di deduzioni di costo: dal 40% al 150% di deduzione aggiuntiva rispetto al costo di acquisizione, con un risparmio d’imposta notevole. Ad esempio, su un’attrezzatura di 10mila euro si può arrivare a pagare effettivamente il bene 4mila euro. La nostra associazione è disponibile per consulenze sia sui beni agevolabili che sui risparmi d’imposta».