Marina e principina

Vivarelli Colonna: «Pineta tra nostre priorità, ma la maggior parte è privata»

Pineta Marina

MARINA DI GROSSETO – “La pineta di Marina e Principina, al centro di lunghe querelle sullo stato di salute e sulla manutenzione, è stata fin da subito una delle priorità della nostra azione di governo”. Afferma il sindaco di Grosseto Antofrancesco Vivarelli Colonna. “E questo non solo per arginare e tentare di risolvere una situazione complessa che si trascina da anni”.

“Il punto di partenza, la nuova prospettiva sulla quale vogliamo tracciare un diverso cammino è che la pineta del litorale grossetano è un patrimonio storico, naturalistico e paesaggistico da preservare e riqualificare – prosegue il primo cittadino -. E per farlo è necessario adottare una serie di misure che, mentre da un lato mirano a raggiungere questo obiettivo, dall’altro contribuiscono a diminuire il rischio di altre emergenze come quelle verificatesi in passato”.

“La maggior parte della pineta tra Marina e Principina è di proprietà privata e il Comune non può intervenire su un bene non pubblico (questo comporterebbe un danno erariale per l’Ente) – prosegue la nota -, per cui gli interventi legittimamente richiesti e sollecitati dai cittadini devono essere effettuati dalle singole proprietà. Peraltro essendo un’area di grande rilevanza paesaggistica e naturalistica è anche soggetta a vincoli e normative stringenti”.

“L’ufficio Verde pubblico del Comune accoglie le richieste di abbattimento da parte dei privati, le esamina e per le aree soggette a vincolo esprime un parere a cui ne devono necessariamente seguire altri. Ciò chiarito, l’amministrazione non si è di certo messa in disparte; oltre a lavorare per le aree e sulle aree pinetate di nostra competenza abbiamo pensato a un piano più strutturato con interventi specifici anche da parte dei privati”.

“L’ordinanza di aprile per interventi urgenti per la prevenzione degli incendi nella pineta del litorale s’inserisce in questo piano. Sulla pineta di Marina e Principina il Comune c’è con un’azione strutturata che coinvolge il pubblico e il privato e che cerca di mettere a sistema una manutenzione che per anni non ha saputo offrire risposte e soluzioni adeguate. Da una buona manutenzione passa la riqualificazione di questo patrimonio inestimabile e apprezzato in Italia e all’estero. Un patrimonio rispetto al quale vogliamo invertire la percezione e trasformarlo da punto di debolezza a punto di forza”.

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