GROSSETO – La Regione Toscana ha ritenuto meritevole di finanziamento, con un contributo di 50.000 euro, il progetto presentato dal Comune di Follonica al bando regionale rivolto alle Amministrazioni Comunali per favorire l’adesione all’iniziativa “Centomila orti in Toscana”.
La proposta dell’amministrazione comunale condivide i principi che hanno ispirato “il modello di orto urbano Toscano”, non più visto come luogo periferico e connotato da degrado urbano bensì come punto di aggregazione e di scambio culturale e sociale, come luogo di formazione, di incontro fra tradizione e nuove proposte creative.
Nella progettualità dell’Amministrazione comunale follonichese tutte queste caratteristiche potranno concretizzarsi un un’area individuata all’interno del comprensorio Ex Ilva, laddove già in epoca Leopoldina insisteva il “giardino storico”, posto tra la Torre dell’orologio e la palestra.
“Questo nuovo traguardo – dichiara il vice sindaco Andrea Pecorini – consente all’Amministrazione Comunale di continuare in modi diversi e con progetti specifici, il recupero e la valorizzazione del comprensorio Ex Ilva.
Dopo le importanti azioni di tutela e i profondi processi di rigenerazione urbana, con questo nuovo intervento è possibile recuperare un’altra area, attualmente in stato di abbandono e in un cattivo stato di conservazione, di circa 1.700 metri quadrati, caratterizzata da un disegno tipico del giardino all’italiana”.
“Partendo dal disegno che si rinviene nelle planimetrie storiche, – conclude Pecorini – si prevede di recuperare lo stesso schema, suddividendo l’area in circa 30 orti che saranno oggetto di bando per l’individuazione di un soggetto gestore e dei singoli “ortisti”, stimando la conclusione dell’intera procedura entro il 2018”
“Gli obiettivi della sperimentazione proposta del “complesso di orti urbani” sono plurimi – dichiara l’Assessora Mjriam Giorgieri – e, tra i tanti, siamo veramente entusiasti di avere questa grande possibilità per orientare la collettività, specie quella giovanile, alla tutela del nostro territorio, a migliorare le condizioni dell’ambiente ed incrementare la consapevolezza di una sicura e sana alimentazione; le coltivazioni degli “orti urbani” infatti saranno incentrate, in particolar modo, sulla tutela della biodiversità locale, prevedendo essenze in via di estinzione, quali peri, meli, peschi o simili, erbe aromatiche ecc., puntando al recupero del germoplasma locale autoctono, come garantito e tutelato dalla Banca Regionale del Germoplasma della Toscana”.