Costituzione

Il presidente Anpi scrive al sindaco «Non mi ha ricevuto, volevo parlargli di CasaPound e antifascismo»

Flavio Agresti

GROSSETO – Una lettera aperta scritta da Flavio Agresti, presidente provinciale Anpi, al sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna. Flavio Agresti racconta di aver chiesto un incontro al sindaco ma di non essere stato ricevuto, e mette in guardia il primo cittadino «La Costituzione è antifascista, e il primo cittadino è tenuto ad adeguarsi alle linee costituzionali».

Signor Sindaco,
Le scrivo questa lettera aperta per esporLe alcune considerazioni, delle quali Le avrei volentieri parlato direttamente se avesse accettato di incontrarmi, come Le chiedo dallo scorso mese di agosto. Dalla Sua segreteria mi dicono che sarò ricevuto dal Presidente del Consiglio comunale: andrò, per rispetto delle istituzioni, ma non è la stessa cosa. Sono il Presidente provinciale dell’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia (ANPI), e anche a seguito delle Sue recenti dichiarazioni il tema non può che essere il rapporto con Casa Pound e con il neofascismo. Si avvicinano le celebrazioni della Liberazione del nostro Paese e dell’Europa dal nazifascismo e sul punto non possono restare malintesi.

Mi rivolgo a Lei non nella Sua veste di massimo esponente di una coalizione politica, ma in quella di Pubblico Ufficiale che ha giurato sulla Costituzione. Essa è intrinsecamente antifascista e se l’articolo 54 della Carta fa obbligo ai cittadini di rispettare le leggi (e dunque la Carta stessa) e se coloro che rivestono cariche pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore, Lei, in quanto Sindaco, è tenuto ad adeguarsi alle linee costituzionali.

Il neofascismo è fuori dalla democrazia. Casa Pound dice apertamente di essere fascista e vuole presentarsi alle politiche. D’altronde è molto lunga la lista degli appartenenti a quella organizzazione che hanno un conto in sospeso con la giustizia. Sicuramente non per azioni legali e socialmente meritorie. Noi rivendichiamo e ribadiamo la ferma e puntuale applicazione delle leggi ordinarie poste a contrasto del fascismo e contemporaneamente il loro pieno allineamento al dettato costituzionale.

Se i dirigenti e i militanti dell’associazione vogliono dimostrare il contrario, provando di essere e operare nella piena legalità repubblicana, non hanno che da sposare i valori sanciti dalla Costituzione, agendo di conseguenza; riconoscere che l’Antifascismo e la Resistenza costituiscono la base ideale e politica dello Stato democratico; affermare, senza infingimenti, che il fascismo è stato ed è il male assoluto. E che, come tale, va combattuto. Dubito che lo facciano.

Per cui, in amicizia Le dico che con il Suo post su facebook dello scorso 3 marzo Lei si è schierato dalla parte sbagliata. Alienandosi la simpatia di moltissimi grossetani. E ancora in tempo per riflettere sul serio e ricredersi.

Cordialmente, Flavio Agresti

 

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