GROSSETO – Sono 6 mila, in Maremma, coloro che attendono il rinnovo del contratto pubblico di lavoro. Di loro, ma anche dell’uso sempre più insistente dei voucher, hanno parlato oggi alla Cgil dove erano presenti i delegati, le rsu per un incontro con il segretario nazionale e regionale della funzione pubblica.
Cinzia Fiacchi segretaria provinciale funzione pubblica parla di un settore in forte sofferenza, in cui i servizi vengono meno, «e a pagarne le conseguenze sono i cittadini. Questa mattina, per la contrattazione, eravamo in un comune in cui c’è una situazione di bilancio terribile. I piccoli enti sono in difficoltà a garantire il tour over, ma anche a tenere in piedi i servizi».
E poi prosegue «Vorremmo evitare di dover affrontare il tema dei voucher anche nella pubblica amministrazione come avvenuto un paio di anni fa per una partecipata di un comune che ci pagava i giovani che lavoravano nei parcheggi d’estate. O come a Roma dove una ragazza viene pagata in buoni pasto dallo Stato per lavorare in biblioteca».
Alice D’Ercole, segretaria provinciale Cgil Fp precisa «Stiamo facendo una campagna in tutta la Toscana: oggi eravamo a Siena e Grosseto». D’Ercole parla di «destrutturare la legge Brunetta, che blocca qualsiasi contrattazione». «Il sistema degli enti locali è profondamente in crisi – le fa eco Federico Bozzanca, membro della segreteria nazionale della Funzione pubblica Cgil -, negli anni si è attaccato sempre più il sistema dei Comuni, Provincia, Regione, enti che gestiscono servizi di prossimità il cui venir meno crea dei danni ai cittadini. Asili, scuole materne, polizia urbana, servizi sociali: tutti messi in crisi dai tagli. Noi chiediamo che si inverta la tendenza: bisogna ridare spazio e risorse al pubblico e ridare valore e valorizzare il lavoro nel pubblico, ed evitare i sempre più frequenti fenomeni di esternalizzazione gestiti con appalti o l’ingresso dei voucher».
«Abbiamo presentato una proposta per sostituire i voucher – precisa il segretario provinciale della Cgil di Grosseto Claudio Renzetti – sul modello di quelli tedeschi che sono più facili da controllare e che non si comprano all’edicola».
«Ci sarebbe bisogno di assumere anche al Comune di Grosseto – ribadisce Fiacchi – ma è difficile invertire la tendenza: tenteremo di far capire che c’è un risparmio piuttosto che proseguire sulle esternalizzazioni».
Il 30 novembre è stato sottoscritto l’accordo quadro che avvia la fase dei rinnovi per i contratti collettivi nazionali per cui è già prevista una soglia minima di 85 euro mensili. Sono 3 milioni e mezzo coloro che, ormai da quasi otto anni, aspettavano questo rinnovo.