GROSSETO – “Scrivere ai giornali lamentandosi che la sanità grossetana non funziona non aiuta ad affrontare e a risolvere i problemi. Le sedi deputate al confronto, alla discussione e alle proposte sono quelle istituzionali. In caso contrario non è politica, ma sciacallaggio”.
Non usa giri di parole il presidente della Conferenza aziendale sei sindaci della Asl sud est, Giacomo Termine, per definire quello che sta accadendo in questi giorni intorno alla sanità grossetana.
“Negli ultimi giorni – spiega – stiamo assistendo a un attacco alla nostra sanità, che dipinge un quadro assolutamente fuorviante, mettendo in cattiva luce l’eccellente professionalità e il quotidiano lavoro dei nostri operatori sanitari.
Ciò non significa che i problemi non ci siano e che tutto proceda a gonfie vele, ma le difficoltà si verificano in ogni contesto, figuriamoci nella riorganizzazione dei servizi sanitari, ospedalieri e territoriali. Tuttavia se diventano oggetto di confronto propositivo, sono lo stimolo a crescere e a migliorare.
Ho il massimo rispetto per l’insostituibile ruolo della stampa e dell’informazione, ma ritengo anche che la discussione vada ricondotta nelle sedi istituzionali, dove i rappresentanti dei cittadini sono chiamati a tutelare gli interessi delle comunità che amministrano e dove si devono tirare fuori anche le idee su come affrontare i problemi. La politica deve servire a questo, non a fare a gara a chi alza di più la voce, che sia un amministratore o un esponente di partito”.
“Come presidente della Conferenza dei sindaci, e ancor prima come sindaco, ritengo che il nostro dovere sia tutelare i nostri cittadini, intervenendo a proporre correttivi quando le cose non funzionano, a vigilare che quanto stabilito venga realizzato, senza sconti alla Direzione aziendale della Asl, ma con spirito costruttivo e di collaborazione. Penso di averla sempre rispettata questa etica – conclude Termine – partendo dalla riorganizzazione del 118, fino alla rete ospedaliera e alla riorganizzazione territoriale”.
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