
GROSSETO – La Regione Toscana interviene al tavolo tecnico intercomunale sul tracciato autostradale tirrenico: Vincenzo Ceccarelli, assessore ai Trasporti, ha infatti accettato l’invito del sindaco di Grosseto a partecipare a quello che è uno strumento strategico e di lavoro che riunisce i tecnici e gli amministratori del territorio interessati al progetto del corridoio tirrenico.
Ceccarelli, nella sala del consiglio grossetano, ha potuto così ascoltare le perplessità e le criticità esposte dai Comuni di Grosseto, Magliano in Toscana, Orbetello, Capalbio, dalla Provincia di Grosseto e dal Parco della Maremma.
“Abbiamo ricercato un rapporto collaborativo con la Regione nell’ottica di un sensibile miglioramento del tracciato proposto da Sat – dice Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco e presidente della Provincia di Grosseto –: tra noi e Ceccarelli le posizioni sono distanti ma lavoreremo per arrivare a tutte le soluzioni che per noi sono irrinunciabili in vista della prossima conferenza dei servizi in programma per il 28 febbraio prossimo. Sicuramente il giudizio negativo sulla qualità del progetto rimane e, anzi, è sempre più condivisa non solo tra i tecnici e gli amministratori del territorio ma anche dalla Regione che ha infatti chiesto a Sat importanti integrazioni sia sugli aspetti idraulici che su quelli paesaggistici.”
Anche in questa occasione, i vari soggetti presenti sono entrati nel merito del progetto e hanno sollevato perplessità, tra l’altro, nei confronti del pedaggio, del posizionamento delle barriere, della viabilità complanare.
“Ceccarelli ci ha informati del fatto che Sat avrebbe apportato alcune modifiche al progetto – continua Vivarelli Colonna – tra le quali lo spostamento della barriera da Grosseto sud a Grosseto nord, la realizzazione dello svincolo a Rispescia in entrambe le direzioni e la ricucitura della viabilità su Vallemareggiore. Ma vogliamo vedere le carte. Tutti i pareri tecnici che i singoli Enti hanno espresso finora ci danno la sicurezza che la nostra posizione non sia certo ideologica ma suffragata dai numeri: la Maremma ha bisogno di una infrastruttura che migliori la mobilità e le condizioni di vita dei cittadini. Il progetto di Sat non dà garanzie che questi diritti legittimi si possano realizzare”.