FOLLONICA – La Sinistra trova la quadra. Sul tema dei nuovi assetti istituzionali, delle gestioni associate e delle fusioni, le tre segretarie di Sinistra Italiana di Follonica, Gavorrano e Scarlino, i gruppi consiliari di riferimento insieme con l’esperienza del Centrosinistra Gavorrano Bene Comune provano a tracciare una linea per il futuro.
Una linea che vuole mettere in primo piano un percorso di partecipazione che coinvolga i cittadini sull’ipotesi di fusione tra Follonica, Gavorrano e Scarlino. Non una “fusione a freddo” però, ma un progetto politico che a partire dalle forme associative di gestione dei servizi arrivi poi alla creazione di un unico super comune.
«Il sistema degli Enti locali – si legge nella nota delle segretarie e dei gruppi consiliari – si sta sempre di più impoverendo per colpa delle politiche dello Stato centrale che hanno portato alla paralisi. In tale clima diventa vitale unire le forze con nuove ipotesi di aggregazioni territoriali per dare risposte più appropriate all’esigenze delle popolazioni amministrate in termini di servizi, opportunità e partecipazione attiva».
«È necessario continuare un serio, forse sofferto, ma necessario percorso di discussione e partecipazione, nei tempi e nei modi che occorrono, affinché i cittadini possano ben comprendere vantaggi ed eventuali svantaggi di una così importante proposta di modifica amministrativa».
«In quest’ottica valutiamo e sosteniamo favorevolmente l’apertura del Comune di Follonica ad iniziare un percorso partecipato per la gestione in comune di alcuni servizi per il nostro territorio. Immaginare in modo pensato e realmente verificabile la messa in comune di tutta una serie di servizi, come l’inizio di una collaborazione che porti alla costituzione di un unico ente con circa 40mila abitanti, che dia veramente il senso d’innovazione del governo del territorio, capace di interagire con tutte le istituzioni superiori, acquistare nuova forza e prestigio e far sentire i cittadini di nuovo partecipi e proiettati in un futuro che non può essere costruito senza il loro apporto fondamentale».
«Tutto questo – concludono – dovrà tener conto delle eventuali revisioni della norma all’interno di un percorso trasparente e partecipato senza scorciatoie per un progetto complesso ad oggi, ambizioso, ma possibile».