Memoria

A Grosseto le pietre d’inciampo di Deming: la Maremma nella mappa della memoria europea fotogallery

Pietre d'inciampo

GROSSETO – Anche Grosseto inciampa sulla memoria. Da oggi il capoluogo maremmano ospiterà nella sua piazza principale, di fronte al municipio, tre pietre d’inciampo. Nel primo pomeriggio di oggi infatti è stato direttamente Gunter Deming ad posarle tra i sanpietrini di piazza Dante.

Un’iniziativa organizzata dall’Iscrec, l’istituo per la Resistenza e l’età contemporanea, in occasione Giornata della Memoria 2017.

«L’intento – spiegano dall’istituto – è quello di riflettere sul connubio tra arte, memoria e storia; ma non solo. Vogliamo rivisitare il paesaggio urbano per scoprirvi o riscoprirvi le tracce del passato e, infine, porre nuovi segni di memoria: le pietre d’inciampo, progetto dell’artista tedesco Gunter Demnig».

Le pietre d’inciampo sono dedicate a 3 deportati politici grossetani uccisi nei campi di sterminio tedeschi: Albo Bellucci, Giuseppe Scopetani, Italo Ragni.

L’installazione, attuata in diversi paesi europei, consiste nell’incorporare nel tessuto urbano delle città piccoli sampietrini di ottone con i dati biografici essenziali dei deportati razziali, politici e militari per ridare individualità a chi si voleva ridurre soltanto a numero. L’espressione “inciampo” deve dunque intendersi non in senso fisico, ma visivo e mentale, per far fermare a riflettere chi si imbatte nell’opera. L’iniziativa, partita da Colonia nel 1995, ha portato ad oggi, all’installazione di circa 60.000 “pietre” in tutta Europa, creando una mappa della memoria europea della deportazione, di cui anche Grosseto farà quindi parte.

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