Cronaca

Furti di Capodanno, almeno quattro famiglie derubate: ladri portano via anche le scarpe fotogallery

Furti di capodanno

PRINCIPINA MARE – Sono almeno quattro le case svaligiate, forse nella notte di Capodanno, o comunque nei giorni delle feste, a Principina a Mare, nel comune di Grosseto. I ladri si sono intrufolati nelle abitazioni, tutte seconde case, indisturbati, portando via televisori, abbigliamento e persino scarpe.

«È la quarta volta che mi derubano – racconta Rita una delle persone che hanno avuto la casa svaligiata – la prima volta, nel 2011, ci addormentarono, c’era mio nipote, di 10 anni, e la mattina non riuscivamo a svegliarlo. Allora portarono via anche alcune autovetture, ai miei vicini di casa».

La casa di Rita è una seconda casa, ma, di fatto, per tutta l’estate diventa la prima casa della famiglia, e dunque all’interno c’è di tutto «tutto l’abbigliamento estivo, le scarpe, tengo tutto lì». I ladri sono entrati dalla porta sul retro, e una volta dentro hanno agito indisturbati. Hanno portato via un televisore e poi abbigliamento e scarpe della proprietaria e del figlio. Hanno preso il copridivano e lo hanno usato, probabilmente, per fare un fagotto della refurtiva. «I cuscini sono stati ritrovati in pineta» racconta.

«Vado spesso a controllare – racconta – anche perché sono tutte seconde case. Adesso non tra feste e influenza non andavo da un paio di settimane. Quando sono arrivata o visto che sulla porta davanti era tutto a posto, quando sono entrata ho trovato tutto sottosopra. Hanno tirato tutto fuori, persino i cassetti dei bagni. La cucina, da dove sono entrati, era quella meno devastata, hanno portato via solo una confezione di coltelli nuovi. Per il resto non so neppure bene cosa abbiano preso e portato via».

«Ho pianto due ore. Per me è un dolore immenso – prosegue Rita -, uno strappo al cuore. Hanno aperto tutto, ogni più piccolo cassettino, le cose messe da parte, conservate e custodite da una vita. Quando i carabinieri sono venuti per il sopralluogo non avevo neppure il cuore di entrare nelle camere. Questa casa io l’adoro, e vederla così è un dolore immenso».

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