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Fiora, rapporto sostenibilità: 409 dipendenti e 41,5 milioni di investimento

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GROSSETO – Acquedotto del Fiora sempre più impegnato nella diffusione e valorizzazione di comportamenti sostenibili e socialmente responsabili.

È stato presentato oggi (30 settembre), in occasione dell’assemblea dei soci tenutasi a Grosseto, il rapporto 2015 sulla sostenibilità aziendale; consultabile sul sito internet www.fiora.it. Il documento è giunto al suo settimo anno di pubblicazione, un’edizione di particolare rilievo poiché con il 2015 si entra nella seconda metà della concessione del servizio idrico integrato nelle province di Grosseto e Siena, quella della restituzione del debito, dell’efficientamento operativo e della sostenibilità della tariffa. Con il rapporto 2015 sulla sostenibilità aziendale, Acquedotto del Fiora analizza i progressi effettuati nei quattordici anni trascorsi dall’affidamento della concessione e riflette sulle iniziative e i progetti di miglioramento verso i quali il gestore è orientato.

La responsabilità economica: 41,4 milioni gli investimenti realizzati nel 2015, 102 euro per abitante residente, oltre tre volte la media nazionale; più di 62 milioni il valore aggiunto e i lavori e le opere commissionate a ditte esterne, di cui il 57% realizzati da fornitori locali seri, affidabili e  esperti che insieme alla professionalità e competenza dei dipendenti di Acquedotto del Fiora consentono al gestore di erogare un servizio a standard europeo nonostante la vetustà delle infrastrutture gestite.

Il Metodo Tariffario Idrico definito dall’autorità nazionale AEEGSI  nel 2014, la rimodulazione degli investimenti approvata dall’ente d’ambito regionale AIT e le migliorate performance economico finanziarie degli ultimi anni  hanno  permesso alla società di sottoscrivere, il 30 giugno 2015, il contratto di finanziamento a medio/lungo termine in grado di accompagnare Acquedotto del Fiora sino al termine della concessione, per complessivi 143 milioni di euro dopo una lunga serie di costosi prestiti ponte a breve iniziata nel 2008.

La responsabilità sociale: 409 dipendenti di cui circa il 99% a tempo indeterminato e oltre il 24% donne, che operano con professionalità e nel rispetto del codice etico di cui l’azienda si è dotata nel 2007; oltre 234 mila contatti con i propri clienti attraverso il call center e gli sportelli al cittadino e oltre 500mila in due anni attraverso internet e Facebook; l’indice di soddisfazione dell’utente all’89% testimoniano il livello di qualità del servizio raggiunto e la massima attenzione al cliente/utente; un’acqua salubre e di qualità grazie al numero di analisi di gran lunga superiori a quelle previsti dalla normativa di settore, con 45.033 parametri analizzati.

La responsabilità ambientale: Acquedotto del Fiora continua ha operare per la riduzione dei consumi di energia elettrica. Complessivamente il risparmio energetico conseguito ha comportato nel periodo 2009-2015 una riduzione delle emissioni in atmosfera di circa 5mila tonnellate di CO2, che sale a poco meno di 8mila tonnellate prendendo come riferimento iniziale l’esercizio 2005. Per comprendere meglio l’entità della riduzione delle emissioni di CO2 conseguita attraverso il risparmio di energia elettrica operato da Acquedotto del Fiora, si consideri che per assorbire circa 8mila tonnellate dello stesso “gas serra” risultano necessari quasi mille ettari di foresta, che corrispondono alla superficie di oltre 1.400 campi da calcio.

Nel capitolo della responsabilità ambientale si colloca il completamento della realizzazione dei depuratori in linea con le direttive europee per gli agglomerati urbani al di sopra dei 2000 abitanti equivalenti che ci consentono di raggiungere una copertura dell’utenza pari al 94,06%, oltre 24 punti sopra la media nazionale, garantendo un ambiente di qualità. Nel settore depurazione sono infatti terminati gli ultimi lavori per la messa in esercizio del depuratore di Roccatederighi a servizio della stessa frazione e di quella di Sassofortino e del depuratore di Montalcino in località Torrenieri (che in futuro, terminati i lavori del nuovo collettore, andrà a depurare l’intero abitato di Montalcino) e il depuratore di Ville di Corsano. Sono proseguiti i lavori al depuratore di Cipressi nel comune di Colle Val d’Elsa che permetteranno l’adeguamento dell’impianto nel corso del primo trimestre 2017, sono conclusi i lavori per la realizzazione del depuratore di Paganico e sono iniziati i lavori per la realizzazione della fognatura e dei depuratori nei centri abitati di Arcidosso e di Manciano. Sono inoltre iniziati i lavori di riorganizzazione della rete fognaria nel comune di Capalbio, con l’adeguamento del depuratore di Acqua Salsa e con la realizzazione del primo stralcio di fognatura dal depuratore di Poggetti al depuratore di Borgo Carige. Inoltre, nel centro abitato di Abbadia San Salvatore, nell’area di piazza delle Repubblica, è stato realizzato il primo lotto di un importante intervento per separare la fognatura, ad oggi mista, e convogliarla verso il tratto di fognatura già predisposto più a valle verso il nuovo depuratore.

Conclusioni: il rapporto sulla sostenibilità del 2015 indica ad Acquedotto del Fiora una serie di priorità: l’impegno a garantire la realizzazione dei circa 250 milioni di euro di investimenti previsti entro il 2026, la restituzione del debito acquisito per realizzare i 380 milioni di euro di investimenti infrastrutturali dal 2002 al 2015, il contenimento dell’incremento della tariffa, spinta in alto dalla mole di investimenti necessari per adeguare le infrastrutture agli standard europei e garantire un servizio di qualità alle comunità gestire, la massimizzazione dell’efficienza operativa nonostante l’ampiezza del territorio gestito e la bassa densità di popolazione e infine la necessità di modificare i criteri previsti nel nuovo metodo tariffario per misurare l’efficienza del gestore, proponendo di affiancare alla misura dei costi per utente anche una misura dei costi riferiti alla quantità e dimensione delle infrastrutture gestite.

“Siamo ben consapevoli di operare in un settore sensibile e conosciamo i possibili rischi insiti sia nelle scelte di tipo gestionale che strategico – commenta Aldo Stracqualursi – Proprio per questo il nostro obiettivo è rivolto non solo a preservare il valore economico e patrimoniale d’impresa, ma anche e soprattutto alla cura del cliente, all’etica e alla sicurezza ambientale, al rispetto del territorio che ci circonda, alla salvaguardia dell’occupazione, alla qualità del servizio, all’immagine e alla reputazione dell’azienda, titolata a gestire un servizio pubblico attraverso un rapporto virtuoso con la collettività. Nel suo operare, Acquedotto del Fiora vuole riaffermare e valorizzare la propria cittadinanza d’impresa, proponendosi come attore positivo di un connubio tra competitività e sviluppo delle comunità e dell’ambiente, creando un rapporto di interscambio con i territori di insediamento e cercando di trasmettere la propria cultura in un’ottica di condivisione delle esperienze e delle competenze, nel rispetto di ciò che ci circonda, per consegnare alle generazioni future un ambiente e dei servizi migliori di quelli attuali”.

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