Abusivismo

Grosseto contro gli abusivi: 7 mila euro di multa a chi compra in spiaggia

Parte la campagna “Io non voglio il falso”: sanzioni fino a 7mila euro per chi acquista merce irregolare. Municipio a fianco di ministero per lo Sviluppo economico, consumatori e imprese Il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna: “Prosegue il nostro impegno per la legalità”

abusivi spiaggia
- Foto d'Archivio

GROSSETO  – È di questi giorni la presentazione della campagna governativa “Io non voglio il falso”. L’iniziativa viene sposata in pieno dal Comune di Grosseto: sanzioni amministrative da 100 a 7mila euro per chi acquista materiale contraffatto.

Pieno sostegno da Ascom, Confesercenti, Cna, Confartigianato e Camera di commercio, realtà che rappresentano artigiani e commercianti danneggiati dal mercato illecito.

“Chi compra un prodotto contraffatto – così come ricordato nel materiale informativo siglato dal ministero – mette a rischio la propria sicurezza. Un prodotto falso è pericoloso per la salute di chi lo usa; vale sempre molto, molto meno di quanto costa; è realizzato con materiali fuori norma; alimenta la piaga sociale del lavoro nero e minorile; danneggia l’economia causando disoccupazione; finanzia la criminalità organizzata”.
È anche per tutti questi motivi che alla campagna per la legalità in ambito commerciale partecipano pure numerose associazioni di tutela dei diritti dei consumatori (Acu, Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Codici, Federconsumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino).

“Prosegue il nostro impegno per la legalità, il rispetto delle regole, la difesa dei cittadini – commenta il sindaco, Antonfrancesco Vivarelli Colonna -. Punire sia chi vende, sia chi acquista prodotti provenienti da mercato illecito significa imboccare la strada corretta. Una strada che prevede una sempre maggiore informazione e formazione dei cittadini che devono essere ben consapevoli dei rischi cui vanno incontro e dei danni che, acquistando sul mercato illecito, causano a se stessi e agli altri. Il Comune – conclude Vivarelli Colonna – è dalla parte di commercianti e artigiani che pagano regolarmente le tasse, utilizzano prodotti sicuri e si muovono nel rispetto delle norme che regolano il mercato del lavoro”.

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