Politica

Caso migranti, il sindaco: «lodevole il loro impegno». Botta e risposta in maggioranza fotogallery

Vivaio distrutto - migranti 2016

GROSSETO – Botta e risposta nel centrodestra sul caso migranti. Dopo l’iniziativa di questa mattina in accordo con la cooperativa Uscita di sicurezza e l’impiego di alcuni richiedenti asilo nel vivaio distrutto dalle fiamme, è il sindaco Antofrancesco Vivarelli Colonna insieme al vicesindaco Luca Agresti a rispondere alle critiche interne, arrivate da due esponenti della maggioranza.

“Si tratta di un’operazione che la legge ci consente – spiega sindaco -: i richiedenti asilo sono sul nostro territorio e dobbiamo partire dal presupposto che sono in fuga dalle zone di guerra. Si possono criticare i tempi burocratici per il riconoscimento del loro status, ma il dato di fatto è che sono qui legalmente. Ovviamente, sarebbe opportuno mettere mano per snellire il percorso e invito le forze politiche a intervenire sul parlamento nazionale. Ma a chi critica il fatto che siano sul nostro territorio senza fare nulla, noi oggi rispondiamo così. È lodevole che molti abbiamo accettato di dare così il proprio contributo alla città”.

Un’azione di volontariato concreta, pensata da Comune e Uscita di Sicurezza in collaborazione con la proprietà, che si innesta nella vera e propria gara di solidarietà avviata in città per sostenere chi ha subito pesanti danni.

Vivaio distrutto - migranti 2016

“Ringrazio la cooperativa Uscita di Sicurezza e i ragazzi richiedenti asilo per aver voluto dare il proprio contributo in questa emergenza – commenta il vicesindaco Luca Agresti -. Spiace, quindi, leggere dichiarazioni di consiglieri comunali di maggioranza che si inoltrano in ragionamenti che non posso condividere. Gridare allo scandalo perché alcuni stranieri partecipino volontariamente alla vita della città è scorretto tanto quanto dare loro degli immigrati clandestini: occorre distinguere tra legalità e illegalità e noi lo faremo sempre. È invece sbagliato, nell’emergenza, fare distinzioni fra cittadini, aziende e enti pubblici: la comunità nella quale viviamo è unica, non esistono compartimenti stagno. Oggi è una storica azienda vivaistica ad aver bisogno e noi ci siamo. È sbagliato fare disinformazione affermando che i richiedenti asilo intaschino 35 euro al giorno quando invece sono le strutture che li ospitano a ricevere la sovvenzione in motivo di una legge nazionale che, se non piace (cosa che comprendo), i livelli da interessare sono più alti di quelli comunali. Fin quando ci saranno i richiedenti asilo, apprezzeremo ogni loro gesto per ricambiare l’ospitalità: occuparsi delle Mura, dei parchi, della pineta saranno impegni di valore per noi e per la maggioranza dei cittadini”.

Il Comune ha deciso di istituire una task force per sostenere l’accesso al credito e per attivare percorsi con la Regione Toscana: nel corso dei prossimo giorni, verrà dato conto anche di questo.

“Appena saputo dell’incendio – ha detto Luca Terrosi, presidente della cooperativa Uscita di Sicurezza – è stato naturale pensare di attivarsi e chiedere la disponibilità ai ragazzi che ospitiamo che, come in altre occasioni, si sono resi subito disponibili per partecipare attivamente alla vita della comunità che li ospita”.

Le critiche arrivate da Gino Tornusciolo, indipendente del gruppo di Fratelli d’Italia, e da Mario Lolini, capogruppo della Lega Nord in consiglio e punto di riferimento in città per il Carroccio, sembrano dunque non aver ottenuto il dietrofront da parte del sindaco. Da capire adesso quali saranno gli sviluppi di una polemica tutta interna alla maggioranza che da un paio di mesi sta governando la città.

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