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Agricoltori in piazza contro il prezzo del grano: «Faremo lo sciopero della semina» fotogallery

Manifestazione grano 2016

GROSSETO – «Da domani smetteremo di seminare: visto che il prezzo del grano non copre neppure la metà dei costi di produzione faremo lo sciopero della semina» l’affermazione di Luca Brunelli presidente regionale Cia è a metà tra provocazione e sfida. «Se smetteremo di produrre andrà peggio per tutti, per chi vende sementi, per chi vende concimi». Cia e Confagricoltura sono scese in piazza oggi, a Grosseto, sotto la sigla di Agrinsieme, per quella che è stata definita la battaglia del grano, e che lamenta il prezzo troppo basso pagati agli agricoltori.

C’è preoccupazione è anche rabbia tra chi stamani era in piazza «purtroppo la decisione non dipende dalla qualità del grano ma da chi decide il prezzo e siccome all’estero costa meno hanno fatto cartello – afferma Brunelli -. Ci sono tre navi ferme in Puglia con a bordo l’equivalente di un terzo della produzione ceralicola locale». Praticamente l’importazione di grano dall’estero, proprio in periodo di trebbiatura, ha abbassato il prezzo del prodotto nazionale.

A Brunelli fa eco Paolo Rossi, direttore provinciale di Confagricoltura, che afferma «Abbandoneremo la coltivazione del grano, siamo in guerra, e abbiamo perso una battaglia, una battaglia durata un anno, contro tutto e tutti, il maltempo, la burocrazia, la mancata erogazione dei contributi. Il grano duro viene pagato 0,18 euro al chilo, e un chilo di pasta costa 1,26 euro con un +700%, il grano tenero 0,16 euro, un chilo di pane 2 euro, +1250 euro».

«In questo periodo nel mediterraneo ci sono due tipi di navi – prosegue Rossi – quelle degli scafisti e le navi di cereali ferme al porto e che vengono da chissà dove. In due anni il prezzo del grano è crollato del 40% con quotazioni sotto le 200 euro a tonnellata».

manifestazione grano 2016

«Pagare il grano 16 euro è sfruttamento al pari del caporalato – picchia duro Enrico Rabazzi presidente Cia – si stanno approfittando di noi, la gente è costretta a vendere e c’è chi ci specula». Poi Rabazzi attacca «C’è un’altra parte del mondo agricolo che sostiene che questa non è la vera manifestazione, che invece verrà fatta domani. Il problema è proprio questo: che il mondo dell’agricoltura deve marciare unito o si fa il gioco degli industriali».

Alla manifestazione era presente anche il presidente della commissione agricoltura della Camera, Luca Sani «Sono qui per raccogliere le istanze degli agricoltori in una fase difficile per chi produce grano e frumento. Abbiamo avviato un lavoro all’interno del Parlamento e i primi risultati sono arrivati con 10 milioni di euro a sostegno del settore, ma non basta serve una piano cerealicolo nazionale su cui stiamo lavorando».

A fianco degli agricoltori anche l’amministrazione comunale di Grosseto. Il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna si dice «sconcertato che il settore sia soggetto a speculazione. Il prezzo è sceso del 42%, con importazioni dall’estero di oltre il 400%. i pastai dicono che il nostro grano non è di qualità, ma dietro c’è un disegno per danneggiare la nostra cerealicoltura».

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