GROSSETO – Massimo Felicioni è il candidato sindaco alle prossime amministrative per la lista Grosseto Oggi per Domani. Felicioni si era già presentato nel 2011 con una lista civica riuscendo ad entrare in consiglio comunale.
Conosciamo meglio il candidato – Ecco la scheda del candidato
Età: 52 anni
Professione: architetto
Stato: sposato con due figli, Matteo di 25 anni e Camilla di 21
Sport: arti marziali
Genere musicale preferito: musica anni ’70, Genesis
Ultimo libro letto: “Quando è troppo è troppo” di Bernie Sanders
Film preferito: Un americano a Roma
Piatto preferito: pesce
L’intervista: le dieci domande al candidato
• Quale sarà il primo atto che varerà da sindaco? Il primo atto sarà un contratto di consulenza con il Polo universitario che riguarderà, in modo concordato con le Rsu e i sindacati, la riorganizzazione del modello organizzativo e la gestione delle risorse umane.
• Del suo programma elettorale qual è il progetto che caratterizzerà il suo mandato da sindaco? La semplificazione di tutte le procedure di tipo amministrativo al fine di agevolare tutte le richieste dei cittadini e degli operatori del commercio, dell’artigianato, dell’edilizia, compresi i permessi per mettere un banchetto in centro. Vogliamo semplificazione e informatizzazione la macchina amministrativa, aprendo anche sportelli di quartiere
• Lavoro, sicurezza, innovazione: ci dice un progetto concreto per ognuna di queste parole? Per quanto riguarda il lavoro si sta parlando di rimettere in moto il denaro ossia defiscalizzare e implementare le opportunità di lavoro per tutte le categorie. Non potendo erogare soldi vogliamo favorire quel che già esiste: la micro-impresa e il micro-commercio; non far pagare le tasse per far cassa su insegne o suolo pubblico. Il Comune potrà sospendere certi tributi per un lasso di tempo dando fiducia ai micro-imprenditori che affrontano una difficoltà o stanno investendo. per un periodi di tempo. Anche nell’edilizia agevoleremo interventi di restyling delle facciate non facendo pagare il suolo pubblico per i ponteggi e per il turismo abbiamo un progetto importante su Marina agganciato a Castiglione. Parlando di sicurezza partiamo da un concetto di legalità. Dall’abusivismo a regole certe: la legge dà ampie deleghe al sindaco. Vorremo investire su un progetto culturale: un lavoro su famiglie e scuola e nelle politiche sociali, vogliamo coinvolgere anche le comunità straniere regolari in Italia nella creazione di un dipartimento che si occupa di cultura e sociale insieme per poter andare a gestire la sicurezza da un punto di vista immediato e preventivo. Vogliamo ripristinare il vigile di quartiere e le guardie a cavallo per vigilare i parchi chiedendo un supporto anche ai comparti militari. Per l’innovazione pensiamo alle smart city. La speranza è di creare Roselle e Grosseto due poli tecnologici di assemblamento per poter dare così riavvio al comparto industriale non ciminiere ma strutture intelligenti e compatibili.
• Quale idea suggerita dai cittadini è stata inserita nel suo programma? I cittadini chiedono la sburocratizzazione, oltre alla sicurezza, una città ordinata e pulita. Vogliamo la ricontrattazione dei contratti di Sei e Acquedotto
• Frazioni: quale sarà il ruolo delle frazioni per la sua amministrazione? Vogliamo che le frazioni siano parte della città e tali le considereremo. Grosseto ha attorno una serie di gioielli, centri storici che sono un valore aggiunto. Le frazioni più nuove sono comunque importanti: Roselle va implementata non come abitazioni ma culturalmente. Grosseto deve muoversi verso Marina di Grosseto e Principina. Proprio su Marina c’è un progetto di sviluppo che la lega alla Porta del parco usando il ponte come collegamento. Vogliamo dare seguito alle politiche del patto territoriale di Valentini e Scheggi perché Grosseto è ferma lì. Braccagni dovrà avere le grandi fiere mentre gli eventi più piccoli dovranno essere spostati a Grosseto. Per Alberese c’è un piano di recupero per la piazza, mentre per Istia rifaremo la piazza della chiesetta, parcheggi, illuminazione e demoliremo il centro canottaggio per farci un parco fluviale con struttura polivalente dove accogliere le sagre. Sagre che dovranno durare meno e collegate alla tipicità.
• Se andasse al ballottaggio chi preferirebbe affrontare? La mia storia è quella di un uomo di centrosinistra. Il mio passaggio con Forza Italia venne assieme a tante altre persone che venivano dal Psi, ma non sono mai stato un uomo di destra: non posso stare con chi è razzista o usa la disabilità per farsi pubblicità. Per quanto riguarda eventuali apparentamenti posso stare in un progetto di governo con una coalizione di centrosinistra ma questo solo a seguito di un atto notarile firmato in piazza perché io voglio essere certo di quel che prometto ai cittadini.
• Delle squadre dei suoi avversari c’è qualcuno che vorrebbe dalla sua parte? Ci sono molte persone nel centrosinistra che rispetto e altre di cui non condivido le scelte, Lorenzo Mascagni non avrebbe dovuto portarseli dietro.
• Ha già scelto la sua squadra di governo? Ha già qualche nome che può anticiparci e che sarà sicuramente nella sua giunta? Non ho ancora scelto la mia squadra. Credo di avere all’interno le persone giuste ma qualcuno potrebbe arrivare dal comparto agricolo o dal Centro quadrupedi.
• Unioni civili: cosa voterebbe all’eventuale referendum per abrgorare la norma che è stata recentemente approvata? La diversità è elemento da rispettare e sostenere. È importante, in questa legge, non accentuare elementi che potrebbero incidere sulla nostra immaturità di uomini laici di provincia. Per questo, al momento, sono critico sulla eventuale adozione di un figlio possibilità che però è al momento esclusa dalla legge
• Costituzione: cosa voterà a ottobre al referendum confermativo sulla riforma della Costituzione? La questione va vista nei dettagli. Al momento seguo attentamente l’operato dei Comitati del sì che sono vicini. In questo momento però preferisco non rispondere, ma capire i prossimi movimenti e dettagli.