Coldiretti

Alimentazione di stagione e a filiera corta: nelle scuole il progetto che insegna a mangiar bene

progetto alimentazione coldiretti

GROSSETO – Quali sono i frutti di stagione? Quali le produzioni locali? E perché è meglio scegliere prodotti sani, invece che le super industriali merendine? I bambini della scuola materna ed elementare dell’istituto comprensivo 3 lo stanno imparando anche grazie ad un percorso a cui sta partecipando la Coldiretti. «Quello di rivolgerci ai bambini è parte delle progettualità di Coldiretti – afferma il direttore Andrea Renna -. Il punto è che i bambini acquisiscano consapevolezza di cosa mangiano e quando è giusto consumare un prodotto seguendone la stagionalità. Questo è importante non solo per i bambini, ma anche per le loro famiglie».

«Questo progetto coinvolgerà circa 500 bambini – afferma la dirigente scolastica Maria Luisa Armillei – ma avrà una ricaduta più ampia, perché i progetti coinvolgono poi anche le famiglie. Cinque sezioni della scuola dell’infanzia, otto classi in via Sicilia e nove in via Jugoslavia. Quello che vogliamo è promuovere non solo l’educazione ma anche la sicurezza alimentare: cibi freschi, genuini, e tangibili, non solo sui banchi del mercato ma dai produttori».

«La spinta a questo progetto “La salute dell’uomo e del pianeta” è venuta da Expo – prosegue la referente Cinzia Barbetti -, per i più piccoli è stato approntato del materiale didattico, per gli altri attività in cui sono stati coinvolti anche alcuni produttori. Abbiamo spiegato la stagionalità, la piramide alimentare, ma abbiamo voluto fare anche esperienze concrete, con assaggi e degustazioni, anche di alimenti come cipolla o carciofi. Questo ha comportato un miglioramento delle abitudini alimentari».

L’11 aprile ci sarà il primo incontro con la Coldiretti nelle scuole, mentre a fine anno l’associazione degli agricoltori premierà le classi partecipanti. L’idea è quello che queste pratiche entrino pian piano anche nelle mense scolastiche «Abbiamo già fatto alcuni esperimenti in scuole materne in cui c’è la mensa interna – precisa Renna -. la legge c’è già. Cantone si è preso l’impegno a snellire le procedure per inserire prodotti locali e sarà uno dei punti che sottoporremo al nuovo sindaco: l’inserimento di almeno un paio di prodotti locali nelle mense di scuole e ospedali».

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