Manutenzione fluviale

Sopralluogo sull’Ombrone: il Consorzio Bonifica dà il via alla manutenzione. Interventi su sedimenti e vegetazione fotogallery

GROSSETO – Lungo il corso del fiume Ombrone si è svolto un sopralluogo di fondamentale importanza, richiesto dal Consorzio Bonifica 6 Toscana Sud, che ha riunito, oltre ai tecnici dell’Ente, il professor Enio Paris, professore dell’Università di Firenze e massimo esperto di idraulica nella nostra regione, gli specialisti del CIRF, Consorzio per la Riqualificazione Fluviale ed un dottore forestale incaricato dal Consorzio Bonifica per lo studio della vegetazione riparia.

Il fine è di avere un nuovo approccio alle attività di manutenzione fluviale con l’obiettivo di concorrere  efficacemente  alla  protezione del  territorio ed alla tutela dei corsi d’acqua. Esso si inquadra nel contesto delle Direttive Europee, ampiamente accolte dalla Regione Toscana, attraverso le quali si intende perseguire contemporaneamente gli obiettivi del  miglioramento ambientale e della gestione del rischio idraulico mediante l’utilizzo di approcci integrati e multidisciplinari. I Contratti di Fiume sono un esempio di strumento operativo di attuazione delle politiche comunitarie, all’interno del quale le attività di manutenzione assumono un ruolo rilevante nella gestione dell’ambiente fluviale; il Consorzio Bonifica 6 Toscana Sud è stato individuato come capofila del Contratto di Fiume – Ombrone dai comuni che insistono sul suo territorio e dai portatori d’interessi connessi con l’ambiente fluviale.

Consorzio Bonifica ombrone paganico

La mancanza di un approccio generale che tenga conto delle diverse interazioni esistenti tra le  componenti  del sistema fluviale (acqua, sedimenti, flora, fauna), impedirebbe di definire correttamente i principali obiettivi della gestione dei corsi d’acqua e conseguentemente il rispetto dei vincoli e delle compatibilità tra gli interventi che devono essere effettuati nel contesto delle attività di manutenzione, definite sulla base di un approccio multidisciplinare e integrate con idonee attività di monitoraggio e di controllo al fine di verificarne l’efficacia, l’efficienza e l’economicità.

“Dopo aver studiato la situazione ed aver ottenuto i pareri favorevoli da parte degli enti preposti, il Consorzio Bonifica 6 Toscana Sud provvederà, oltre alla manutenzione ordinari, a fare interventi straordinari lungo l’asta fluviale, come ad esempio l’escavo dei sedimenti litoidi che si sono accumulati formando addirittura isole all’interno dell’alveo, ed il taglio selettivo della vegetazione riparia senescente. Entrambi questi elementi rivestono una particolare importanza per lo scorrimento delle acque, a maggior ragione in caso di piena essi sarebbero causa di gravi problemi; proprio per questo le relazioni dei tecnici in ambito idraulico e forestale sono indispensabili per operare correttamente sul fiume”, ha dichiarato il presidente del Consorzio Bonifica Fabio Bellacchi.

Dallo studio del regime idraulico, sedimentologico e degli aspetti ecologici dell’Ombrone scaturiranno le strategie di manutenzione, che saranno oggetto di costante verifica; questo nuovo approccio è già stato messo in atto sul fiume Albegna, che a seguito delle alluvioni del 2012 e del 2014 necessitava di interventi tempestivi quanto nuovi nella sua gestione.

Gli effetti delle opere eseguite già sono visibili, e l’Albegna ha riacquisito l’ampiezza ottimale dell’alveo, sono stati rifatti gli argini ed eretto un argine remoto a difesa della pianura in loc. Quarto Albegna. “La costruzione di uno sfioratore, di un canale parallelo dell’Albegna per veicolare le acque in eccesso, e poi la risistemazione di infrastrutture come i ponti sull’Aurelia e sulla ferrovia, di cui si occuperanno Regione Toscana, Anas e Ferrovie dello Stato, saranno le prossime importanti opere”, ha concluso il Presidente Bellacchi.

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