Confartigianato

Edilizia, la variante fa ripartire il settore. Appello di Lamioni alla politica

giovanni_lamioni

GROSSETO – Basta rinvii, l’edilizia deve ripartire al più presto. Confartigianato Imprese Grosseto segue con attenzione e preoccupazione l’evolversi della situazione relativa alla variante dello strumento di pianificazione urbanistica del Comune di Grosseto e auspica che presto possa essere superata la fase che ha generato un primo stop dell’iter burocratico che avrebbe dovuto portare all’approvazione degli atti in brevissimo tempo.

La modifica, ampiamente descritta dall’assessore e dal dirigente all’urbanistica comunali nelle riunioni con le categorie, assume grande rilevanza per gli effetti benefici che potrà apportare al tessuto economico-produttivo, in particolare al comparto delle costruzioni che vive ormai da anni uno stato di preoccupante torpore. L’obiettivo è soprattutto armonizzare gli elementi di rigidità dell’apparato urbanistico che frenano in maniera rilevante le iniziative del settore privato e che sono emersi dal via libera allo strumento nel maggio del 2013. Con l’approvazione della variante verrebbero inoltre rettificate le parti del testo normativo che per vari motivi contribuiscono a generare incertezze sulla loro applicazione. Confartigianato ha sposato in pieno anche tutte le proposte che formano il corpo della variante, elencate dall’amministrazione comunale nella sua esposizione iniziale (l’adeguamento degli standard urbanistici, la rimodulazione dell’incidenza delle quote di perequazione, il miglioramento delle condizioni previste per i piccoli ampliamenti privati), tra le quali figurano alcune soluzioni alle richieste che l’associazione di categoria ha espresso nell’ultimo periodo, ad esempio il fatto che possa essere consentita la realizzazione degli alloggi di guardiania in un’area artigianale come quella del Dirudino che negli anni ha assunto una vocazione di supporto alla cantieristica navale e che quindi necessita ancor di più di tutti gli strumenti possibili per migliorare la sorvegliabilità delle strutture.

Un altro aspetto della questione meritevole di attenzione è relativo ai tempi di approvazione: durante le riunioni l’amministrazione ha sempre evidenziato che quella attuale è una semplice variante normativa, la cui definizione prevede passaggi burocratici abbastanza snelli, mentre iniziative più ampie potranno essere valutate solo nell’ambito di una variante di generale che verrà avviata in un prossimo periodo e per la quale è facile prevedere un iter burocratico di approvazione più complicato. In sostanza, il messaggio lanciato dall’assessore alle istituzioni locali è quello di concentrare gli sforzi sull’attuale variante in itinere che, come già ribadito, consentirebbe di ottenere in tempi rapidi enormi benefici di carattere generale.

“Auspico – dice Giovanni Lamioni, presidente di Confartigianato Imprese Grosseto – che le forze politiche locali condividano appieno l’importanza che questa variante urbanistica rappresenta per l’intero territorio e per il comparto delle costruzioni, e che si possa quindi arrivare immediatamente alla sua definizione. Siamo ormai prossimi alla scadenza dell’attuale giunta comunale e il mancato consenso alla variante entro i prossimi sei mesi rappresenterebbe un grave danno per l’intera economia locale, in particolare per i settori dell’edilizia e dell’impiantistica, che dopo 54 mesi di crisi ininterrotta stanno cercando di recuperare competitività e prospettiva”. 

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