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Scuola, domani lo sciopero dei Cobas contro la riforma di Renzi

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GROSSETO – Nuovo sciopero nella scuola per gli iscritti al sindacato Cobas. Domani, venerdì 13 novembre, i lavoratori della scuola scenderanno in piazza per «difendere e migliorare l’istruzione pubblica» contro la riforma della scuola di Matteo Renzi.

«Ci batteremo anche contro la grottesca “offerta” governativa di rinnovo contrattuale (un aumento medio di 8 euro lorde al mese), richiedendo un consistente recupero salariale per docenti ed Ata, nonché la stabilizzazione di tutti i precari abilitati o con 36 mesi di servizio, ingiustamente esclusi dalla 107». afferma Giuseppe Follino portavoce Cobas Scuola Grosseto.

«I cinque sindacati (Cgil-Cisl-Uil, Snals e Gilda) non solo non hanno dato alcuna risposta ai nostri ripetuti inviti a lottare e scioperare insieme come a maggio e giugno – afferma Cobas -, ma hanno solo convocato una manifestazione del pubblico impiego a fine novembre, senza sciopero, in cui la lotta contro la 107 svanisce, inviando al governo Renzi e a docenti ed Ata un segnale di resa incondizionata. La partecipazione allo sciopero e alla manifestazione nazionale è dunque indispensabile per impedire l’applicazione dei deleteri provvedimenti e per bocciare l’umiliante “proposta” degli 8 euro, dopo sei anni di blocco contrattuale e una perdita salariale negli ultimi anni almeno del 20% (tra i 250 e i 300 euro). Lo sciopero culminerà nella manifestazione nazionale a Roma, mentre in varie altre città si svolgeranno manifestazioni studentesche. La Maremma ci sarà».

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