GROSSETO – I macellai toscani escono anche stavolta a testa alta, e con loro tanti consumatori della nostra regione, dalle polemiche sull’allarme carne rossa.
“Nelle nostre botteghe artigiane, piccole ma di grande professionalità, sui nostri banchi – assicurano da Federcarni Confcommercio – non si trovano prodotti conservati dubbi e nocivi, ma soltanto carni fresche provenienti da piccoli allevamenti locali che producono pochi capi con criteri tradizionali e finalizzati esclusivamente alle macellerie”.
Ascom Confcommercio Grosseto intende precisare che le carni “incriminate” dall’Oms in realtà sono soltanto quelle lavorate, cotte a lunga conservazione, come würstel, insaccati, salumi trattati con conservanti e prodotti chimici.
“Evitiamo di generalizzare, non è in discussione la bontà dieta mediterranea, che comprende anche il consumo di carne rossa in un regime di corretta alimentazione, bilanciata e variata – continuano dall’associazione – E soprattutto evitiamo di cadere nella sterile psicosi:le macellerie maremmane e toscane garantiscono la qualità”.
“Le comunicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sono di grande importanza per dissuadere da abitudini scellerate chi è tentato dal prezzo contenuto di prodotti inscatolati di dubbia provenienza e qualità scadente – concludono da Federcarni – La qualità e la freschezza delle carni fresche come di quelle preparate, la grande varietà della nostra alimentazione, nonché la sapienza di tante famiglie toscane che fanno la classica spesa, se non giornaliera, ogni due o tre giorni, dal macellaio di fiducia garantiscono contro i rischi paventati in questi giorni. A volte spendere un euro in più per acquistare un prodotto sicuro, sano, tracciato e buono vale proprio la pena”.