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Canoni per le spiagge, Confcommercio lancia l’allarme: «A rischio il nostro turismo»

Marina dopo emergenza tronchi 2015
- Foto d'Archivio

GROSSETO – In difesa degli imprenditori balneari della Toscana, le associazioni regionali delle imprese balneari hanno incontrato oggi gli assessori regionali al bilancio Vittorio Bugli e alle attività produttive Stefano Ciuoffo, evidenziando agli amministratori le ragioni per cui un aumento dell’addizionale regionale dei canoni demaniali è da ritenersi insostenibile per le aziende del settore.

“L’attuale addizionale al 25% del canone ha già rappresentato un grosso sacrificio che la categoria ha dovuto sostenere da tre anni a questa parte – fanno sapere Graziano Giannessi, presidente Sib Confcommercio Toscana, Massimo Ronzi, presidente Assobalneari Confindustria Toscana, Fabrizio Lotti, presidente Fiba Confesercenti Toscana, Marco Pardi, presidente Oasi Confartigianato Toscana e Lorenzo Marchetti, presidente Cna Toscana Balneatori – Nel paventato aumento sono coinvolti non solo i balneari ma tutte le imprese che esercitano nel demanio marittimo. Le associazioni regionali dei balneari reputano inopportuno, in particolare in un momento di riordino della materia a livello nazionale, che venga applicato un moltiplicatore senza preventivamente valutare quale possa essere il reale impatto del provvedimento”.

Gli assessori regionali si sono dichiarati disponibili ad un ulteriore confronto.

Le associazioni regionali continueranno la propria azione sindacale con la richiesta di incontri ai gruppi consiliari e alle commissioni competenti.

Sul piano provinciale, Ascom e Sib (Sindacato Italiano Balneari) Confcommercio di Grosseto stanno seguendo assiduamente la vicenda con preoccupazione ma anche con determinazione al fianco degli associati, anche perché questo aumento prospettato con il bilancio di previsione regionale costituirebbe l’ennesimo salasso per una categoria, quella degli operatori degli stabilimenti balneari, importantissima per la Maremma.

“Stiamo monitorando la situazione e manterremo alta la guardia su questo fronte vitale per i balneari, già fortemente penalizzati dallo spettro della direttiva Bolkestein che frena ogni investimento o progetto a lungo termine – commentano da Ascom Grosseto – Un passo doveroso quando c’è in gioco non solo il futuro di tanti imprenditori, ma anche il futuro del nostro sistema turistico costiero, comparto trainante per l’intera economia del territorio, essendo il prodotto turistico più maturo che abbiamo ed anche quello con maggiori prospettive di sviluppo”.

 
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