Attualità

Beni comuni e orti sociali, Legambiente approva le decisioni di Grosseto

Regolamento per i beni comuni ed il protocollo sugli orti sociali : due provvedimenti che stimolano la partecipazione dei cittadini e favoriscono percorsi virtuosi. Gentili, Legambiente: scelte utili ed efficaci che vanno nella giusta direzione.

Orti sociali 2015

GROSSETO – “Il regolamento per la gestione e rigenerazione dei beni comuni e il protocollo relativo alla realizzazione di orti sociali portato avanti dall’amministrazione comunale di Grosseto sono atti importanti ed efficaci per stimolare la partecipazione ed il coinvolgimento dei cittadini e favorire nuove forme positive di collaborazione tra popolazione locale e istituzioni pubbliche.” – Afferma Angelo Gentili della segreteria Nazionale di Legambiente – “E’ infatti in tal modo che si può, da una parte facilitare i percorsi ed i progetti del mondo del volontariato e di gruppi di soggetti interessati per la gestione e la cura degli spazi urbani, (dalle aree dedicate a giochi per bambini alle aiuole e verde pubblico ), dall’altra favorire con gli orti sociali nuove modalità di impegno di giovani, anziani, scuole ed associazioni nella gestione di appezzamenti di terreno con finalità’ educative, sociali e di ritorno alla ruralità’.

Due provvedimenti – continua Gentili- che guardano al futuro stimolano le virtù civiche, la coesione sociale e le aggregazioni positive tra residenti, guardano con attenzione alla sensibilità ‘ nei confronti di nuovi stili di vita e alla gestione partecipata dei beni comuni, sulla scia di quanto in tal senso, sta avvenendo in numerose realtà toscane, italiane ed europee.

Legambiente si adopererà affinché questi due atti abbiano successo e divengano fattori di moltiplicazione per progetti virtuosi che stimolino progetti ed impegno diffuso tra associazioni e cittadini.

Tra l’altro Legambiente sta realizzando in diverse realtà italiane, numerosi progetti relativi ad orti sociali per i cittadini e percorsi partecipativi per la gestione dei beni comuni, con un bagaglio di esperienze che potrà’ essere utile per realizzare percorsi simili in maremma dove in alcune scuole Legambiente ha già realizzato in collaborazione con gli studenti, questo tipo di esperienza.

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