Calcio

Il Grosseto ci riprova contro l’Olbia, Giacomarro: «Dobbiamo fare bene»

Domenico Giacomarro

GROSSETO – Terzo appuntamento casalingo per il Grosseto che cerca i primi tre punti davanti al proprio pubblico. Per ottenerli ci sarà da superare un’altra squadra sarda, la terza che viene a far visita allo Zecchini in questo campionato. I precedenti parlano di un 3-3 contro la Nuorese e di un 2-2 al cospetto del Lanusei: tanti gol e una ricerca di equilibrio che Giacomarro sta cercando di affinare. «Mettiamoci in testa che le difficoltà le troveremo in ogni partita, dobbiamo far sempre bene e al tempo stesso siamo costretti a fare sempre risultato. Al momento però sono soddisfatto, anche perché i ragazzi si allenano sempre a cento all’ora, mettendo massimo impegno e cercando di capire cosa voglio da loro».

«Se posso fare un appunto per quanto visto sinora – aggiunge il mister -, devo dire che conquistiamo troppe poche punizioni dal limite. Sappiamo che le palle inattive possono essere arma in più, quindi magari qualche volta, invece di giocare di prima, gli attaccanti possono anche provare a tenerla e vedere se capita di ottenere una punizione».

al di là dei meccanismi da affinare e di qualche accorgimento, comunque, l’avversario che arriva allo Zecchini non è dei più morbidi, perché l’Olbia rientra nel novero delle favorite per il successo finale. «Sono una squadra forte con un’idea di base che è il 4-3-3 zemaniano. Il loro tecnico, Oberdan Biagioni, ha vissuto da giocatore l’epoca migliore del periodo di Zeman, quindi è normale che qualcosa dei suoi metodi, negli anni, ti rimane – precisa Giacomarro -. Resto dell’idea che se riusciamo a non prendere gol, possiamo far male a tante squadra, visto il nostro potenziale offensivo».

Attenzione comunque al pericolo numero uno di bianchi sardi, uno che in Maremma è già passato: «Giglio è un attaccante da tenere con il guinzaglio – spiega Giacomarro -, è un bomber che ha sempre fatto rete e anche qua ha lasciato il segno. E’ avanti con l’età, ma non è certamente da sottovalutare».

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