Demolizione

Ex ospedale, Rosini: «Nessun vincolo di tutela sul vecchio edificio»

abbattimento vecchio ospedale via Saffi

GROSSETO – Il consigliere comunale del Pd Stefano Rosini interviene per replicare alle dichiarazioni di Luigi Colomba sulla demolizione del vecchio ospedale: «La scheda di regolamento urbanistico conferma la presenza di una struttura di interesse generale, composta da una superficie utile lorda complessiva massima quantificata in mq. 3.888, suddivisa in servizi d’ interesse generale e standard pubblici. Le finalità ammesse dalla scheda di regolamento urbanistico, prevedono la riqualificazione dell’area, con destinazioni di interesse sociale. Fra queste sicuramente trova il giusto collocamento, quella di un ampio spazio pubblico, aperto magari solamente durante le ore diurne, alla cittadinanza tutta, da sistemare, attraverso un progetto condiviso con i residenti e gli operatori commerciali del centro storico e non, che potrà essere sia d’ iniziativa pubblica, ma anche, come ammesso, dalla scheda urbanistica vigente, anche d’ iniziativa privata, rappresentato da un nuovo e diverso parco pubblico, che faccia da unione tra il percorso ciclo-pedonale della cinta muraria cittadina e l’ex chiostro dell’ edificio “Le Clarisse”, oggi individuabile concretamente con Piazza San Francesco d’Assisi, ma anche Piazza Baccarini contornata dal Museo comunale e la Chiesa dei Bigi».

«Ma il ragionamento può e deve essere maggiormente discusso – precisa Rosini -, con ampia partecipazione, per poi ricondurre le indicazioni provenienti dal basso, dai cittadini, anche quelli meno esperti in materia, così come le indicazioni costruttive avviate già all’ interno delle varie associazioni cittadine e di categoria, nella giusta sede quella del Consiglio Comunale, dove la “politica” deve e dovrà fare la sua parte, ovvero quella delle scelte».

«Infine un accenno ad alcune voci, infondate ed errate, sull’aspetto della tutela dell’antico edificio “ospedale della Misericordia”, il fabbricato demolito in questi giorni appena trascorsi, non è sottoposto a vincolo di tutela, fin dalla data del 1 dicembre 2008, come del resto confermato dagli Uffici ministeriali della Soprintendenza di Siena – conclude Rosini -. Pertanto il bene in questione non rientra tra quelli tutelati».

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