
ORBETELLO – «Come gruppo Consiliare di opposizione abbiamo convintamente votato contro al bilancio di previsione 2015 che conferma il record assoluto di tasse applicato in questi anni dalla giunta Paffetti». A Parlare è il capogruppo in Consiglio comunale Andrea Casamenti .
«Si pensi soltanto che tra imu, tasi, addizionale iperf e tassa nettezza urbana con il bilancio approvato qualche giorno addietro la giunta Paffetti chiederà ai cittadini 16 milioni e 774 mila euro di tasse rispetto agli 8 milioni e 400 mila euro che per le stesse tasse venivano richiesti nel 2011 con l’ultimo bilancio della precedente Amministrazione comunale – calcola Casamenti -. Un vero e proprio salasso per la nostra comunità con un aumento globale del 100% in 4 anni».
«Questi sono i dati concreti e reali risultanti da atti ufficiali e non le chiacchere del sindaco Paffetti e e dei suoi assessori. Si pensi poi anche all’introduzione della tassa di soggiorno utilizzata solo per coprire buchi di bilancio e non per la promozione turistica come ormai ammesso anche in Consiglio comunale dalla maggioranza stessa – precisa Casamenti -. In particolar modo la batosta più imponente è quella che ha colpito i cittadini con la nettezza urbana a cui non è corrisposto un adeguato servizio (il porta a porta promesso è rimasto nel cassetto) e l’imu che è diventata insopportabile per attività economiche e cittadini».
«Come abbiamo già sostenuto, dal prossimo anno tutto il sistema tributario locale dovrà essere rivisto ed eliminati i numerosi sprechi, spese inutili, spese per staff e uffici stampa politici personali, incarichi esterni invece di utilizzare personale interno che raggiungono centinaia di migliaia di euro annue. A questo gigantesco aumento di tasse non sono corrisposti né migliori servizi né opere pubbliche – continua l’opposizione -. In realtà Orbetello sembra diventato una pattumiera per quanto è ormai sporco e abbandonato a se stesso.La responsabilità di questo fallimento amministrativo è da attribuire non solo al sindaco Paffetti ma in pari misura al vicesindaco Stoppa e agli assessori comunali Chiavetta, Miralli, Barbini e Martellini alcuni dei quali a volte, per rifarsi una verginità politico-amministrativa, parlano come se fossero opposizione o passassero per caso in comune ogni tanto non sapendo bene cosa accade».