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Coldiretti: «Senza i lavoratori stranieri non ci sarebbe il Made in Italy a tavola. Neppure in Maremma»

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GROSSETO – «Senza il quotidiano lavoro di centinaia di lavoratori stranieri nelle campagne maremmane e 322mila nelle campagne italiane non ci sarebbe il Made in Italy a tavola che ha permesso al nostro Paese di ottenere primati in tutto il mondo». È quanto fa sapere il direttore della Coldiretti di Grosseto, Andrea Renna, commentando una parte significativa dei lavori dell’assemblea della Coldiretti al Padiglione Italia di Expo, a Milano, in linea con la proposta lanciata dal presidente nazionale Roberto Moncalvo di un progetto di legge contro il lavoro nero, tanto più necessario considerata l’emergenza accoglienza legata ai nuovi sbarchi di immigrati.

«Per un buon cibo, per il nostro cibo, serve un ‘buon lavoro’ – ha sottolineato Renna riprendendo le dichiarazioni di Moncalvo – e noi dobbiamo impegnarci con tutte le nostre forze perché sia così, avviando una operazione di trasparenza e di emersione, come già sta avvenendo ed è avvenuto in molte zone, grazie anche all’uso dei vouchers. Non possiamo farlo da soli – ha aggiunto Renna – ma, insieme alle istituzioni, a cominciare dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e alle forze sociali di rappresentanza del mondo del lavoro, dobbiamo mettere a punto un progetto e un patto di emancipazione, per chi oggi lavora in condizioni di illegalità».

 

 

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