
GROSSETO – Una mostra che punta a far conoscere uno dei grandi ritrattisti grossetani. Con il taglio del nastro effettuato questo pomeriggio, resterà attiva fino al 14 giugno, la mostra antologica di pittura di Rosario Ginanneschi, allestita nei locali del Cassero senese di via Saffi.
«Un tributo ad un personaggio importante – ha detto il sindaco Emilio Bonifazi -. Rosario è stato amministratore amato, persona ricca di umanità, molto impegnato nel nostro comune, dare un tributo a lui significa darlo al nostro territorio». «Ridare alla città le opere di Rosario è un passaggio importante – ha spiegato Loriano Valentini, presidente di Fondazione Grosseto Cultura -. In tutte le esposizioni non c’è mai stata mostra pubblica a dimostrazione del suo stile. Aveva opportunità di intraprendere percorsi agevolati, ma non ha mai sfruttato l’opportunità. Riconsegnate le sue opere adesso alla città significa poter ammirare il percorso di un pittore apprezzato per la grande qualità. Un grazie va esteso alla famiglia, dal nostro punto di vista abbiamo fornito una collaborazione doverosa».
L’artista, ritrattista tra i più noti in Italia, ha partecipato negli anni a numerose rassegne, anche di carattere nazionale ed internazionale, ottenendo consensi e riconoscimenti. Alcuni dei suoi più interessanti e importanti lavori saranno in mostra fino a domenica 14 giugno presso il Cassero senese, aperta ogni giorno dalle 9,30 alle 13 e dalle 15 alle 21.
«Mio padre ha fatto una personale nel ’76 e una nell’88, senza mai patrocini – ha dichiarato il figlio Riccardo -. Questa è occasione per far vedere alla città le sue opere. Ringrazio anche Mauro Papa per essere riuscito a scavare nel percorso dell’artista e tutte le persone che custodiscono le opere di mio padre hanno messo a disposizione le opere. Già il fatto che le custodiscono è motivo di orgoglio». «La famiglia ha svolto un ruolo determinante nell’allestimento – ha precisato Mauro Papa, direttore del Cedav -. Rosario ha rappresentato un’arte facilmente trasmettibile. Il suo essere socialista si ritrova nel linguaggio di voler comunicare con più persone possibili. Osservando si capisce che nelle sue nature morte mette sempre qualche elemento di contemporaneità». «Sono contenta che la famiglia abbia scelto l’amministrazione comunale per questa collaborazione – ha concluso l’assessore Giovanna Stellini -, è stato belle intraprendere questo percorso che ci fa riscoprire un artista
L’evento espositivo, che ricorda Rosario Ginanneschi a dieci anni dalla scomparsa, è nato per volontà della moglie Maris e della famiglia come omaggio affinché l’opera pittorica di Ginanneschi possa essere condiviso con la città di Grosseto, sia con tutti coloro che hanno conosciuto personalmente Rosario, ma anche con chi non ha avuto questa occasione di farlo e che, attraverso la mostra, potrà scoprire la sua opera ed apprezzare il lato artistico e intimamente personale dei suoi lavori.