
di Sabino Zuppa
MONTE ARGENTARIO – Astensionismo da record nel Comune di Monte Argentario dove il già bassissimo dato regionale del 48% si è abbassato fino al 36% confermando una disaffezione generale e cronica nei confronti di un po’ tutto l’ambiente politico argentarino.
A nulla sembrano essere valsi gli appelli del portercolese Marco Sabatini che, ha tuttavia permesso a Sì Toscana di raggiugere il 13,8%, oppure la partecipazione per Forza Italia della presidente del consiglio comunale, Silvia Ferrini, o la “pizza anti Pd” a casa del sindaco Cerulli che, tra l’altro ha visto sottotono il candidato governatore da lui appoggiato, Gianni Lamioni che ha ottenuto poco più del 2%, insieme dunque allo stesso Ncd che fa riferimento al primo cittadino. Ma le debacle non sono mancate anche per gli altri, con Enrico Rossi che ha preso anche qui una bella batosta scendendo al 33,2%,(48% regionale), e con il Pd che si dimostra sempre il primo partito sul promontorio pur non riuscendo a risollevarsi dalle ultime elezioni amministrative.
A tutto questo si aggiunge un 14% del Movimento 5 Stelle ed un 13% della Lega Nord, probabilmente voti di protesta visto che mai negli ultimi tempi si è sentito un politico argentarono rivendicare una qualsiasi presenza in nome di tali fazioni politiche. In pratica un clima da “arma bianca” con nessuna tendenza netta che vedremo dove andrà a sfociare nei periodi futuri: ci sarà da vedere chi tra destra e sinistra farà per primo a riprendersi in vista delle prossime tornate elettorali che sono tuttavia lontane.
Da rilevare una buona performances, anche all’Argentario come ad Orbetello, di Fratelli d’Italia che aveva nell’ex assessore Umberto Amato, non confermato però nella seconda giunta Cerulli, l’uomo di riferimento: un dato questo che non esclude si possano ridisegnare equilibri politici all’interno dell’amministrazione anche in considerazione del fatto che a fine anno, Rolando Di Vincenzo, potrebbe lasciare il suo posto per dedicarsi alle amministrative lagunari.