FIRENZE – Nuovi sondaggi e nuove ricerche. La campagna elettorale è ormai nella fase finale e ogni giorno si discute di cifre, numeri e dati. E così Giovanni Lamioni torna a parlare di sondaggi: questa volta però non riguardano il suo progetto politico Passione per la Toscana, ma Enrico Rossi e Stefano Mugnai.
“Chi si somiglia, si piglia: bocciati entrambi dai Toscani! Ecco perché Rossi vuole il confronto con il solo Mugnai, perché sono due debolezze che si tengono!”
Così Giovanni Lamioni, candidato Presidente di “Passione per la Toscana”, il polo dei Civici di centrodestra e dei Popolari, commenta i dati salienti della ricerca commissionata alla Lorien, primario istituto nazionale, sulla politica toscana, eseguita in questi giorni e sulla scelta di Rossi di confrontarsi con il solo candidato di Forza Italia: “il primo dato eclatante che salta agli occhi è la bocciatura da parte dei Toscani sia dell’operato della giunta Rossi, sia dell’opposizione alla stessa.
Un’amministrazione che avrebbe poco più di 4 cittadini su 10 che la promuovono,
un’opposizione che ha meno di 2 cittadini su 10 a valutarla positivamente.
Tradotte per il centrodestra, in queste due cifre la responsabilità gravissima di Mugnai e di chi con lui era in Consiglio e delle ceneri lasciate intorno a loro. La responsabilità di rendere impossibile agli elettori moderati la costruzione di un’alternativa di governo.
La prova matematica della giustezza di far nascere ‘Passione per la Toscana’ con la sua proposta alternativa di ricostruzione dal basso del centrodestra toscano!”
E conclude:” Mugnai è la causa non la soluzione di tutto ciò. Cioè è quel misero 16% di giudizi positivi, ovvero il rappresentante di vent’anni esatti di sconfitte del centrodestra in una Regione dove raccontava che era impossibile vincere perché nascondeva che erano lui e suoi a non essere capaci di farlo.
Vuole dimostrare il contrario? Venga alle due sfide che ho proposto e che rifugge con lo stesso stile di Rossi. Ma da Mugnai la risposta è già scontata: rifiutare un confronto di cui teme i risultati, per correre nello stesso giorno proposto nelle braccia del suo ‘socio’ di insuccessi, il suo amico Rossi!”