72 anni fa il bombardamento di pasquetta: morirono 134 persone

di Barbara Farnetani

GROSSETO – Era il 26 aprile del 1943, era un lunedì, ma era festa, era pasquetta, e le famiglie avevano deciso di concedersi una giornata di svago, una giornata felice, nonostante le privazioni e la guerra ancora in corso (a fianco, foto storica, le bombe sganciate su Grosseto. Sotto la cripta del Sacro Cuore).

Bambini, anziani, intere famiglie si erano ritrovare a piazza De maria, dove era stato allestito un Luna park. E proprio qui colpirono le bombe alleate, non un obiettivo strategico, e neppure una zona vicina alla ferrovia che tante volte avevano cercato di colpire.

Una piazza piena di gente, di bambini, di grida felici si trasformò nel simbolo dell’orrore. Con una sorta di beffarda e macabra ironia la chiamarono operazione “Uovo di pasqua” ma la sorpresa fu terribile e agghiacciante.

Il sangue, il dolore, gente che si cercava, corpi a terra. Morirono in 134, molti dei quali bambini. Per loro fu costruito il Sacro Cuore, nella cui cripta riposano ancora i corpi di quanti persero la vita in un giorno che doveva essere solo di festa (nella foto in testa all’articolo: uno degli aerei cadde subito dopo il bombardamento, e la folla inferocita tentò di linciare i due piloti. La foto ci è stata inviata da un lettore e fu scattata da una sua conoscente) .

 

 

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