GROSSETO – La preoccupazione, la paura di trovarsi faccia a faccia con un ladro, gli episodi che si moltiplicano e la nascita di un comitato di cittadini derubati stanchi di questi situazione. A Grosseto il tema della sicurezza e della criminalità, dei furti e dei topi d’appartamento che minano le certezze di tante famiglie, sta assumendo ormai i caratteri di una emergenza. Non lo sarà nei numeri, ma lo è sicuramente nella percezione dei grossetani.
In questo contesto le proteste si moltiplicano, ma ci sono anche delle proposte. Una arriva da Forza Italia. A presentarla è Luca Agresti, capogruppo in consiglio. Per Agresti il fenomeno non può essere affrontato come spesso accade come un’emergenza, ma ci vuole una giusta programmazione, “politiche attive” per realizzare interventi e trovare soluzioni.
«Nessuna strumentalizzazione» giura Agresti, ma proposte concrete che il comune potrebbe recepire e fare proprie. In fondo per Forza Italia si tratterebbe di dare vita ad un assessorato ad hoc, che si occupi della sicurezza e di destinare risorse certe ad una struttura ben definita.
«È vero che Grosseto resta, guardando le statistiche, una città tutto sommato tranquilla e nella media per quanto concerne gli episodi di criminalità, ma a un cittadino o a un commerciante che manifesta un disagio, che dice di aver paura non si può rispondere limitandosi a sbandierare le statistiche. Occorrono fatti e iniziative».
C’è bisogno di più politica, dice Agresti, e c’è bisogno che «il tema della sicurezza sia messo al centro dell’agenda politica».
«La ricetta è sempre la stessa e si sviluppa in 4 direttrici: più videosorveglianza, un’illuminazione adeguata, un presidio costante delle forze dell’ordine e massicce campagne di prevenzione e sensibilizzazione. Per alcuni di questi aspetti il ruolo dei comuni è centrale».
«La mia proposta finale – spiega Agresti –, già fatta in passato e rimasta inascoltata, è quella di affrontare il problema a partire dalla programmazione di bilancio. Faccio un esempio. Negli anni Settanta poteva apparire una bestemmia o una scelta naif l’istituzione di un assessorato all’Ambiente, con un capitolo di denari dedicato. Poi abbiamo visto come si è evoluto il mondo… Oggi bisogna iniziare a pensare a politiche d’insieme che si occupino di sicurezza, legalità, pulizia, decoro. Le segnalazioni ormai sono tali e tante che c’è solo l’imbarazzo della scelta su dove iniziare. In municipio va creato un settore specifico. Non si può più minimizzare, far finta di non vedere, oppure rimandare interventi che, se compiuti adesso, in una fase sempre meno iniziale del problema, avranno maggiori possibilità di successo».
«Anche in virtù di sollecitazioni come quella giunta dai cittadini riuniti domenica sulle Mura, sta maturando la percezione dei cambiamenti in corso nella città e per questa ragione invito il sindaco a dirottare maggiori risorse, da subito, nel settore ‘sicurezza del cittadino e rispetto delle regole’, un settore da considerare prioritario al pari di altri che lo sono stati fino a oggi. Parimenti trovo che non aiutino provvedimenti nazionali come lo svuotacarceri o le depenalizzazioni di alcuni reati, che rappresentano una vergogna per noi cittadini».
Con questo articolo apriamo uno spazio di riflessione sul nostro quotidiano. Uno spazio che chiameremo #cittàsicura e che vogliamo mettere a disposizione di Grosseto e dei grossetani. Per questo invitiamo tutti i lettori a inviarci segnalazioni sul tema della sicurezza al nostro indirizzo [email protected] o a utilizzare direttamente la nostra Mappa Attiva (www.ilgiunco.net/mappa-grosseto-attiva) dove poter indicare velocemente, nella sezione SICUREZZA, quali sono i luoghi e le zone più colpite e tracciare insieme la mappa delle aree più a rischio.