GROSSETO – Il Movimento 5 Stelle ha votato contro la delibera di modifica del piano triennale delle opere pubbliche. «In primis riteniamo che tali opere debbano essere discusse e condivise con la cittadinanza ed invece registriamo, come sempre, la totale assenza di partecipazione, sia fuori che dentro le istituzioni. Un esempio: la realizzazione di una pista ciclabile sulle mura. Rappresenta l’ennesimo progetto parziale proposto da questa amministrazione. Per intenti, modalità e concezione, ci viene descritto nuovamente un ulteriore timido tentativo-vetrina, volto alla sola acquisizione di consensi elettorali».
«Parlando dello stanziamento di fondi pubblici comunali (300mila euro come avanzo di amministrazione) per la realizzazione di una pista ciclabile sulle mura di Grosseto, riteniamo che tale somma, indicata come importo totale delle opere, non possa essere sufficiente per la realizzazione di un intervento dignitoso e finito a regola d’arte – aggiungono i pentastellati -. Il manto ciclabile bituminoso previsto dal progetto non rientra tra i materiali più innovativi per questo scopo. Non è drenante e neppure ecosostenibile. Non viene previsto alcun impianto di illuminazione né per le mura né per la pista, essenziale invece per garantire sicurezza e libertà di fruizione degli spazi da parte degli abitanti e dei turisti».
«La realizzazione prevista dal Comune di un’ampia corsia ad uso promiscuo, per aspetto “simil stradale”, tracciata su un monumento con forti connotazioni storiche e iconografiche, integrata con segnaletica verticale e orizzontale, non mitigata attraverso l’uso di colori neutro-terrosi e senza una coerente integrazione e comunicazione progettuale con aree contigue destinate a verde urbano e soste panoramiche, andrebbe a generare l’ennesimo tentativo di recupero sommario parziale e scollegato, con conseguente perdita, di identità, dignità e valenza simbolica – aggiungono -. Noi pensiamo che questo progetto, scollegato appunto all’intera città sotto l’aspetto della mobilità ciclabile e non finalizzato principalmente al miglioramento della qualità dello spazio urbano cittadino, non possa giustificare, per come è concepito, l’impiego di tale somma.
Il Movimento 5 Stelle, infine, ritiene essenziale e prioritario l’uso dello strumento di affidamento di incarico mediante concorso di progettazione o concorso di idee. Strumento da attivare ogni qual volta si ritenga necessario e prioritario dare una nuova opportunità di tipo strettamente qualitativo alla città di Grosseto: «Non possiamo trattare la ciclabile sulle Mura come trattiamo la manutenzione di una qualsiasi strada urbana cittadina. Per riqualificare Grosseto e i suoi monumenti più rappresentativi l’approccio al progetto deve essere diverso e quindi sensibile, innovativo, sostenibile, integrato, condiviso, esteticamente interessante, contemporaneo e coerente».
«Le mura di Grosseto rientrano tra le Invarianti Strutturali architettoniche. Essendo appunto un “bene comune irrinunciabile” e quindi una “risorsa” tra le più identificativa dei caratteri locali, le Mura necessitano di una attenta e qualificata progettazione che parta dal concetto di recupero e risanamento del monumento storico, passando attraverso l’esaltazione delle aree a verde, delle viste panoramiche, degli ingressi e dei percorsi ciclabili nonché pedonali – concludono i pentastellati -. Ci poniamo l’obbiettivo di restituire il monumento storico a noi cittadini attraverso un intervento ottimale dal punto di vista qualitativo. Guardiamo al “Parco delle mura medicee” come ad un progetto essenziale per la città, di non difficile realizzazione purché armonico, strutturato e studiato nella sua totalità. La qualità spesso non è sinonimo di complessità, è piuttosto vero il contrario. Avere un’idea di città è la sola arma vincente per noi; non è più pensabile pianificare la città ed il suo territorio rattoppando in modo disordinato con interventi last minute».