
SORANO – «Un impatto con un capriolo in fuga dai cacciatori che avrebbe potuto provocare esiti seri: è accaduto sabato scorso (8 novembre 2014) intorno alle ore 12 all’ex assessore del Comune di Sorano, Rosalia Miracolo, 65 anni, attualmente presidente del circolo Veltha di Elmo». A raccontarlo è Giacomo Bottinelli responsabile provinciale Lav.
«La signora Miracolo stava viaggiando sulla strada provinciale che da Pitigliano porta a Sorano quando si è trovata nel mezzo di una battuta al cinghiale che aveva terrorizzato un capriolo inducendolo a una fuga all’impazzata durante la quale l’animale ha attraversato la carreggiata senza accorgersi della vettura in arrivo, con la quale ha impattato – prosegue la Lav -. Il risultato sono stati alcuni danni al mezzo, ma soprattutto il presumibile ferimento del capriolo e un grosso rischio per gli occupanti».
La donna si è rivolta prima alla propria compagnia assicurativa, e poi alla LAV per denunciare il fatto: «Io ed il mio compagno – ha scritto alla LAV – stavamo tornando da Pitigliano verso Sorano sulla strada provinciale. Ad un certo punto ci è piombato addosso il capriolo terrorizzato dagli spari che provenivano dalla nostra destra. Il mio compagno è riuscito a fermare l’auto in tempo per evitare di uscire di strada, ma non ha potuto impedire l’impatto con l’animale. Siamo usciti dalla macchina per vedere dove fosse finito il capriolo e se necessitasse di soccorso, ma anche dalla parte sinistra della strada era in atto la battuta di caccia al cinghiale e abbiamo avuto sincero timore di rimanere fermi in quel punto, dati gli spari che si susseguivano. Mi chiedo come sia possibile sparare nei pressi di una strada provinciale. Sono preoccupata per il capriolo coinvolto nell’incidente e inoltre mi domando chi pagherà i danni che la mia auto ha subito. Infine una riflessione: qualsiasi cittadino poteva trovarsi nella nostra situazione e non avere la nostra stessa fortuna. Tutto questo ha senso per una battuta di caccia?»
«I cacciatori non possono avvicinarsi a meno di 50 metri dalle strade (comprese quelle comunali non asfaltate) e dalle ferrovie – dichiara Giacomo Bottinelli, responsabile LAV Grosseto – e in base alla legge 157/92 è vietato sparare in direzione di esse da distanza inferiore a 150 metri. Ma al di là del pericolo concreto di essere colpiti da un proiettile, in questo caso è anche chiaro come l’attività di caccia terrorizzi gli animali inducendoli a lunghe fughe fuori controllo con rischi per tutta la popolazione. Fortunatamente il numero dei cacciatori è in costante diminuzione sia in Toscana che in tutta Italia e possiamo nutrire la concreta speranza che, grazie all’impegno di associazioni come la nostra e alla sensibilità dei cittadini, questa crudele attività vada presto verso la totale abolizione».