Attualità

Blitz contro il vino non tracciabile. Dura la condanna di Confagricoltura

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GROSSETO – Anche il presidente di Confagricoltura Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, commenta il maxi sequestro di mosti in una azienda vitivinicola maremmana, stigmatizzando la frode che sarebbe stata perpetrata.

«Se le indagini confermassero l’azione fraudolenta perpetrata da imprenditori senza scrupoli, si rischia di mettere in grande difficoltà il sistema vitivinicolo maremmano costituito da produttori che operano da decenni in Maremma e che pur di elevare la qualità del vino hanno accettato di rispondere a disciplinarti rigidi e a controlli altrettanto stringent,i portando il nostro prodotto enologico a livelli elevatissimi. Mi preme in questo senso ringraziare chi ha l’onore dei controlli perché questo è ciò che richiedono gli stessi produttori per i quali l’attività portata avanti dall’Ispettorato repressione frodi e dai carabinieri è la dimostrazione del virtuosismo dei controlli che si effettuano in territori vocati alla vitivinicoltura come il nostro. Infine, permettetemi un appello ai consumatori che devono sentirsi al sicuro dalle frodi e dalle truffe, ma al contempo, in maniera consapevole, non devono compiere l’errore marchiano di generalizzare rispetto a quanto accaduto; al contrario deve sussistere l’obbligo morale di sostenere chi onestamente, con i suoi vini, produce ricchezza e ha portato il nome dell’enologia maremmana nel mondo».

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