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Solmine, Comitato per il NO «Conferma ai timori». Sindaco Stella «Chiarezza e investimenti»

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SCARLINO – «Gli ispettori del Ministero dell’ambiente hanno comunicato alla Procura della Repubblica le violazioni di legge in cui sarebbe incorsa Nuova Solmine per quel che riguarda le emissioni di sostanze nocive. Da quanto emerso pare che si sia innanzi a sette anni in cui non si sono rispettate le norme e le prescrizioni». Il Comitato per il No all’inceneritore di Scarlino torna a parlare della Solmine «Tutto questo conferma le nostre convinzioni, tante volte espresse, che nella piana del Casone fossero indispensabili, anche perché richieste dalla legge, le bonifiche e la messa a norma degli impianti esistenti. Ciò avrebbe permesso la salvaguardia dell’ambiente e della salute e dei livelli occupazionali esistenti nell’industria».

«Oltre a non vigilare adeguatamente, si è preferito, a spregio di una sentenza del TAR confermata dal Consiglio di Stato – precisa il Comitato -, dare l’autorizzazione ad un nuovo impianto inquinante quale un inceneritore, classificato come fabbrica insalubre di prima classe, incompatibile con lo stato d’inquinamento della piana di Scarlino. Le prese di posizione a più voci di questi giorni dimostrano che la coscienza e la preoccupazione sono ormai forti. Sempre più difficile, quindi, per i noti sostenitori del “è tutto in regola e sotto controllo” tranquillizzare i cittadini e continuare a demonizzare quanti desiderano, invece, tutelare e far convivere l’occupazione e la salute esigendo, oltre al buon senso ed amore per la propria terra, solo il rispetto della legge».

Sull’argomento interviene oggi il sindaco di Scarlino Marcello Stella che precisa come l’autorizzazione integrata ambientale è gestita e regolata dal Ministero dell’Ambiente. «La competenza dei controlli sull’azienda in oggetto – dice il sindaco- è dell’ISPRA, sempre per conto del Ministero. Detto ciò, il comune di Scarlino si impegna fortemente da subito a sollecitare Nuova Solmine per fare chiarezza e per azioni concrete ed investimenti che migliorino tutti gli aspetti ambientali legati all’attività produttiva; azioni e investimenti che garantiscano e aumentino la tutela del territorio, la salute dei cittadini, e mantengano i livelli occupazionali, che coinvolgono complessivamente oltre 200 addetti, oltre al personale legato a processi produttivi di altre imprese».

«Si rende necessario aprire un confronto con tutti i soggetti e gli Enti interessati, oltre che con il territorio, per interventi che siano in linea con le moderne tecnologie in grado di mantenere il corretto equilibrio dell’area industriale del Casone – precisa il sindaco -. Inoltre sarebbe opportuno strutturare una modalità efficace che preveda di trasmettere le segnalazioni rilevate dagli enti di controllo anche al Comune sede di impianto. Riconfermo che per il comune di Scarlino ambiente e salute possono e devono coesistere con il lavoro e l’occupazione, come uno degli elementi cardine dello sviluppo plurisettoriale del nostro territorio, senza strumentalizzazioni e sconti per nessuno».

 

 

 

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