GROSSETO – Prosegue il percorso del movimento Agende rosse “Emanuela Loi” di Grosseto, costituitosi appena un mese fa alla presenza di Salvatore Borsellino, con un convegno sui temi dell’antimafia e dell’anticorruzione che si svolgerà a Santa Fiora dal 7 al 9 agosto.
A fare da sfondo al convegno la mostra “Antimafia in Art” del pittore sociale Gaetano Porcasi, sui temi della lotta alla mafia ed in ricordo delle vittime della violenza mafiosa.Il pittore Gaetano Porcasi ama definirsi pittore antimafia o pittore di impegno civile perché i due appellativi esprimono perfettamente i contenuti e le tematiche che caratterizzano la sua produzione artistica. Con lui l’arte non serve solo a dare sfogo all’immaginazione e alla fantasia creativa, ma è, soprattutto, un prezioso strumento da mettere a disposizione della gente per svegliarla, scuoterla, coinvolgerla in una forma di ribellione collettiva contro i mali sociali, come la mafia, il clientelismo, la corruzione, l’ignoranza sempre più diffusa e pervasiva.
“Pieno appoggio da parte del Comune di Santa Fiora – dichiara il sindaco Federico Balocchi – a questa importante iniziativa che abbiamo sostenuto fin dall’inizio a livello economico e organizzativo, nella convinzione che di mafia si debba parlare sempre più anche nei comuni della Toscana. I dati diffusi circa 4 mesi fa dalla Regione sono un campanello di allarme: con 35 organizzazioni criminali censite, la Toscana è uno dei territori dove si ricicla più denaro. Credo, quindi, che sia opportuna una presa di coscienza da parte della comunità e questi tre giorni di dibattiti e mostre saranno fondamentali per approfondire il tema ed avere la consapevolezza che la mafia esiste e che può essere una minaccia reale, anche qui da noi. Il Comune di Santa Fiora riconosce e condivide gli obiettivi dell’associazione Agende Rosse, che opera per diffondere la cultura antimafia, tutelare l’economia locale, l’ambiente, le famiglie dalle infiltrazioni mafiose.”
“L’Unione dei Comuni Amiata Grossetana – ha detto il presidente Claudio Franci – partecipa e sostiene con grande attenzione questa iniziativa a difesa della legalità e della giustizia”
L’iniziativa, inoltre, ha ricevuto pure il patrocinio della Camera di Commercio e si svolge in collaborazione anche delle Associazioni di Categoria della Provincia di Grosseto, particolarmente sensibili all’argomento e impegnate sul territorio con azioni volte a contrastare l’illegalità.
Tra queste vogliamo ricordare il protocollo per la prevenzione dell’usura e per il sostegno alle vittime del racket, dell’estorsione e dell’usura, sottoscritto da Prefettura di Grosseto, A.B.I., Associazioni di categoria e tutti i soggetti sia pubblici che privati coinvolti nell’argomento.
Anche la possibilità di accesso da parte delle forze dell’ordine a database contenenti informazioni sulle imprese e sui loro rappresentanti e le eventuali relazioni che essi hanno con altre imprese vede oggi accrescere l’azione preventiva nei confronti della criminalità e dell’abusivismo, nell’ottica della massima trasparenza e del libero mercato, garantendo le imprese sane.
Programma:
In questi tre giorni di convegno si parlerà di antimafia con ospiti d’eccezione. Nel pomeriggio di apertura del 7 agosto alla ricerca della verità per la giustizia e libertà si parlerà del processo in corso “Stato-mafia” in presenza della scrittrice Enza Galluccio e del coordinatore del Gruppo Agende Rosse “Peppino Impastato” di Milano, Pino Cassata.
Enza Galluccio, nel suo ultimo lavoro: ”IL BOATO – Storie di patti scellerati”, che presenterà con la videoproiezione di materiale fotografico, ripercorre il periodo che intercorre tra la fine del maxiprocesso del 1992, l’omicidio Lima, le stragi di Capaci e via D’Amelio, gli attentati del 1993, la svolta del 1994, l’inizio della seconda Repubblica e i processi di Caltanissetta e Palermo , passando attraverso un’intervista esclusiva a Salvatore Borsellino che accompagna l’intera narrazione.
Il giorno 8 sarà dedicato ad uno dei tanti misteri italiani , un omicidio camuffato da suicidio che avrebbe avuto il fine di occultare un pezzo della Trattativa fra Stato e Mafia. Un giallo della storia recente del nostro paese di cui si sa molto poco: la morte misteriosa di un giovane urologo siciliano morto a Viterbo a soli 34 anni. A parere dei familiari, ma anche di grandi investigatori come Antonio Ingroia, e di autorevoli magistrati ed intellettuali, si tratta di un pezzo mancante che serve a nascondere i grandi protettori della latitanza del capo dei capi di Cosa nostra, Bernardo Provenzano, durata oltre quarant’anni. La vicenda di Attilio Manca verrà raccontata dal fratello Gianluca Manca e da Luciano Mirone, giornalista, scrittore e autore del libro “La misteriosa morte di Attilio Manca: un suicidio di mafia” dove , avvalendosi di atti giudiziari e testimonianze inedite – viene ricostruita minuziosamente questa storia. Nella stessa giornata Linda Grasso, esponente del Movimento palermitano “Scorta civica”, spiegherà i motivi che hanno spinto la Società civile palermitana ad impegnarsi per proteggere il sostituto procuratore Nino Di Matteo – pubblico ministero del processo sulla “Trattativa”, recentemente minacciato da Totò Riina – e le fasi salienti dello stesso dibattimento, tuttora in corso a Palermo.
Il giorno 9, all’insegna della lotta ai poteri mafiosi per lo sviluppo e la legalità, avremo la partecipazione di Alfonso Cicero, Federica Angeli, Francesca Scoleri e Antonino Cannarella. Trattasi di persone, nostri concittadini, che hanno fatto e fanno del contrasto alla criminalità organizzata e della battaglia di legalità e giustizia una propria ragione di vita.
Alfonso Cicero, 46 anni, funzionario della regione siciliana, vive a Caltanissetta, e’ il presidente dell’I.R.S.A.P. (istituto regionale sviluppo attivita’ produttive), l’Ente che amministra le aree di sviluppo industriale della Sicilia. Vive una vita blindata ed e’ nel mirino di Cosa Nostra per avere denunciato, in tutti i territori della Sicilia, i rapporti tra mafia, politica, affari e burocrazia; licenziato dirigenti infedeli; revocato lotti industriali, grandi appalti e concessioni di pubblici servizi ad imprese colluse con “Cosa Nostra”.
Federica Angeli, cronista di nera e giudiziaria di Repubblica, nel 2013 ha scoperto attraverso un inchiesta come la criminalità romana fosse entrata nel tessuto economico di Ostia. Inchiesta che le è costata da un anno la sua libertà. Vive infatti sotto scorta continuando la sua opera di denuncia di soprusi e del malaffare italiano
Francesca Scoleri interviene in rappresentanza del movimento CosaPubblica Libra, lotta alla corruzione. Il movimento si occupa di informare quotidianamente la gente sui casi di corruzione che avvengono nel nostro Paese. Lo scopo principale è formare i cittadini alla vigilanza sulla CosaPubblica, fornendo gli strumenti per capire quello che accade nei consigli governativi, luoghi di decisioni della spesa pubblica.
Antonino Cannarella, Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato, Capo della Sezione Operativa della D.I.A. di Bologna dal giugno del 2013. Dal 2008 al 2013, Capo della Sezione Operativa della D.I.A. di Catanzaro, dopo aver ricoperto altri incarichi presso il Centro Operativo della D.I.A. di Reggio Calabria.
Le Agende Rosse, Gruppo “Emanuela Loi” di Grosseto ringraziano in primis il Comune di Santa Fiora e l’Unione dei Comuni Amiata Grossetana, tutte quelle imprese, associazioni di settore e l’associazione “Forum Cittadini del Mondo” che, oltre al fondamentale appoggio morale, ci hanno sostenuto economicamente, contribuendo alla realizzazione di questo grande evento.